Buone notizie per i belenofobici (coloro che hanno paura dell'ago): nel futuro potrebbero esserci meno iniezioni. Una "supercapsula" è ora in grado di ridurre l'uso di siringhe nella somministrazione di farmaci.
La maggior parte di questi trattamenti oggi non può essere somministrata per bocca perché gli enzimi che si trovano nel tratto digestivo li degradano prima che possano essere assorbiti. Questa pillola, dalle dimensioni di un mirtillo, ha una cupola alta e ripida ispirata al guscio di una tartaruga, in modo che una volta nello stomaco può passare in modo corretto. Ciò permetterà di somministrare il farmaco in forma liquida, cosa che può aiutare a raggiungere il flusso sanguigno più rapidamente.
Covid, allarme pediatri: «Più polmoniti bilaterali tra i giovani, morti 30 bambini»
La nuova capsula di somministrazione è piena di liquido e contiene anche un ago per iniezione e uno stantuffo che aiuta a spingere il liquido fuori dalla capsula. Sia l'ago sia lo stantuffo sono tenuti in posizione da una pallina di zucchero solido. Quando la capsula entra nello stomaco, l'ambiente umido la fa dissolvere, spingendo l'ago nel rivestimento dello stomaco, mentre lo stantuffo spinge il liquido attraverso l'ago. Quando la capsula è vuota, un secondo stantuffo riporta l'ago nella capsula in modo che possa essere espulso in sicurezza attraverso il tratto digestivo. Nei test sui maiali, i ricercatori hanno dimostrato di poter rilasciare l'anticorpo monoclonale adalimumab a livelli simili a quelli ottenuti con l'iniezione. Questo farmaco è usato per trattare i disturbi autoimmuni come la malattia infiammatoria intestinale e l'artrite reumatoide. Le prove hanno anche riguardato un farmaco usato per trattare il diabete di tipo 2.