Roma, Luis Enrique ha firmato
«Il mio calcio offensivo e spettacolare»

Mercoledì 8 Giugno 2011
Luis Enrique
2
ROMA - In mattinata le prime parole da tecnico della Roma, poi nel tardo pomeriggio quella benedetta firma sul contratto. Comincia dunque ufficialmente oggi, anche se l'accordo era stato gi annunciato ieri, l'avventura di Luis Enrique sulla panchina giallorossa.



Le bozze dei contratti inviati ieri all'ora di pranzo a Barcellona da Roma, sono tornate verso l'ora del tramonto sui tavoli dei legali del club giallorosso con in calce la firma dell'allenatore asturiano. Luis Enrique si lega al club giallorosso per due anni con un'opzione di rinnovo per la terza stagione, a 1,5-1,6 milioni di euro netti all'anno. Da Barcellona sono tornate nella Capitale controfirmate anche le bozze degli accordi con lo staff tecnico che l'allenatore spagnolo ha preteso lo seguisse a Roma, e qui qualche sorpresa rispetto ai nomi annunciati c'è: con lui ci saranno Ivan De la Pe¤a come primo collaboratore, l'assistente-psicologo Antonio Llorente (non Joan Barbarà), il preparatore Rafael Caba¤ellas (e non il fidato Ramon Callen) e il tattico Roberto Moreno (non Isidre Ramon). Lo staff guadagnerà complessivamente una cifra vicina a 1,1 milioni di euro netti all'anno, di cui circa la metà (500 mila euro) finirà proprio nelle tasche di De La Pena, che a Roma c'è già stato, ma sulla sponda biancoceleste. Non era invece tra i contratti giunti da Barcellona, perché lavorerà da esterno, il talent scout Marcos Lopez. Adesso, manca solo la firma della Roma. Con i contratti in mano, entro domani arriverà la procura notarile di Rosella Sensi a Roberto Venturini, manager di Unicredit, che siglerà tutti e cinque gli accordi, rendendo, a tutti gli effetti, Luis Enrique il nuovo allenatore della Roma.



Adesso i tifosi romanisti attendono di vedere lo spagnolo da vicino: «Nei prossimi giorni verrò nella Capitale», ha spiegato l'ex centrocampista blaugrana, nelle sue prime parole da tecnico giallorosso. Il giorno giusto potrebbe essere domani, anche se la visita servirebbe solo per un tour del centro tecnico e poco più. Per la presentazione, infatti, l'appuntamento sarà all'inizio di luglio, quando DiBenedetto, da Roma, se ne occuperà personalmente annunciando anche i dettagli del progetto sportivo. «Un progetto vincente, per questo ho scelto Roma - ha confessato Luis Enrique - io stesso sono ambizioso e sono un vincente, altrimenti non avrei lasciato il mio lavoro qui e la mia famiglia. Praticherò un calcio spettacolare, perchè voglio portare la gente allo stadio». Obiettivo condiviso con la nuova proprietà Usa.



Anche per vincere lo scetticismo che lo accoglie in Italia: «Non mi conosce nessuno? Vedrete che tra un anno mi conosceranno tutti e fugherò i dubbi degli scettici». Chiusura sul mercato: «Cercherò di lavorare con i migliori, quelli che ci sono già e quelli che porteremo a Roma». Lo sbarco imminente di Luis Enrique, previsto tra domani e dopodomani, visto che il tecnico asturiano ha un biglietto aperto che gli consente di poter essere in Italia appena sarà pronta la procura della Sensi a Venturini per firmare il suo contratto, apre le frontiere del mercato romanista alla Spagna. Un giocatore di prima fascia, nel prossimo mercato, è l'obiettivo minimo che il club si è posto per rilanciare anche a livello internazionale la propria immagine. Anche per questo, si guarda con insistenza alla Liga.



Uno dei giocatori che piace di più a Luis Enrique è Juan Manuel Mata Rodriguez,
esterno mancino d'attacco del Valencia cresciuto nel Real Madrid B, ha da poco compiuto 23 anni: 9 gol quest'anno, già 11 presenze e 4 reti con la nazionale campione del mondo, costo intorno ai 20 milioni. Un'operazione dispendiosa, da prendere in considerazione soprattutto se dovessero partire Vucinic e Menez. Su cifre diverse, invece, navigherebbe l'opzione catalana. Tra i giocatori cresciuti nella cantera che Luis Enrique ha salutato sabato scorso, sono tanti i nomi che interessano al ds in pectore, Sabatini: dal laterale destro di difesa Montoya, a cui però Guardiola vuole affidare il dopo Dani Alves, a Jeffren, esterno che con l'arrivo di Afellay rischia di non trovare spazio. Uno dei giocatori più interessanti, però, è il centravanti Bojan Krkic: 21 anni ancora da compiere, ma già 104 presenze e 26 gol nel Barça dei grandi, che rischia di restare chiuso da mostri sacri come Messi, Villa, Pedro e, forse, Alexis Sanchez, anche se il patron dell'Udinese, Pozzo, in serata sembra aver deciso di non darlo al Barca.

L'idea della Roma è un prestito con diritto di riscatto, per consentire al Barcellona di non perdere definitivamente uno dei suoi «canterani» più talentuosi. E alla Roma di far crescere in casa un possibile erede di Totti.
Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 23:58
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci