Mondiale senza Italia, occasione per un "contropiede" con la guida pallonara di Mosca

Martedì 19 Giugno 2018 di Gigi Bignotti
Mondiale senza Italia, occasione per un "contropiede" con la guida pallonara di Mosca
Con il Mondiale di Russia che entra nel vivo, i tifosi/turisti italici possono consolarsi e aggiornarsi con l'ultima fatica della casa editrice veneziana “inContropiede” che prosegue nel percorso narrativo delle grandi città di sport pallonaro proponendo per la collana “Football City Guides” la Mosca Football Guide (pag. 156, 14.50 euro) quarta tappa di un tour  cominciato raccontando l’anima croata di Zagabria, poi quella portoghese di Lisbona e infine la Napoli degli azzurri freschi "allievi" di Carletto Ancellotti.

Il viaggio nella Mosca pallonara - realizzato lo scorso anno da  Alberto Facchinetti - viene raccontato con dovizia  di particolari, curiosità, retroscena e aneddoti  che il buon tifoso deve conoscere per capire davvero la città  "capitale del calcio mondiale". Insomma, in assenza degli azzurri ci  consoliamo col viaggio letterario fra consigli turistici e gastronomici, ci mancherebbe non ci fossero, a partire dalla “Blini”, la tipica focaccia di farina da gustare passeggiando per il Viale della Gloria che porta al maestoso stadio Luzhniki (ex stadio Lenin) teatro di grandi sfide così come, purtroppo, della strage datata 1982 con 66 morti accertati.

Tappa obbligata è poi il museo dello Spartak Mosca, splendida squadra e Nazionale del colonnello Lobanovskij. Poi le testimonianze: il lumbard ex Treviso Massimo Carrera che vive in ritiro, il bisiaco Fabio Capello che ricorda lo “zarismo” di Mosca e la preferisce a San Pietroburgo, infine il padovano d'adozione Nevio Scala che ha allenato a lungo in Russia.

Spartak, Dinamo, Torpedo, Lokomotiv, Cska: sono le 5 squadre di Mosca. Per ogni club gli autori - Alberto Facchinetti, Georgy Kudinov, Enzo Palladini e Jvan Sica - ci fanno un excursus agile ma completo. Non poteva mancare, dulcis in fundo, la storia dei calciatori russi passati anche in Italia. Da Shalimov a Kolyvanov, aspettando il talento Golovin in procinto di approdare alla Juve.

LA STORIA - Il progetto Edizioni inContropiede nasce in Riviera del Brenta solo 4 anni fa: tre amici appassionati di libri e di sport (Alberto Facchinetti, Nicola Brillo e Federico Lovato) decidono di creare una piccola realtà editoriale che pubblichi non più di dieci volumi all’anno di letteratura sportiva. Romanzi, saggi, biografie, antologie di articoli, raccolte di racconti. Ma sempre con lo sport (il calcio soprattutto) come protagonista o come sfondo su cui ambientare una storia. La scelta del nome è ovviamente un omaggio al Gran Lombardo, il maestro Gianni Brera, colui che ha dato nobiltà letteraria alle cronache sportive ora più che mai pane per i denti dei SenzaBrera. Ma il nemoe sta a indicare anche una scelta controcorrente. Quella di scommettere in un momento di crisi economica generale in un settore (editoriale) parimenti in difficoltà. La casa editrice guarderà al passato, ripescando dal baule dei ricordi storie dimenticate. Ma soprattutto avrà uno sguardo attento nei confronti degli scrittori del presente.

 
Ultimo aggiornamento: 16:33
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