ROMA Domani respirerà l'aria di casa. Perché poi, al netto delle polemiche, tre anni a Milano non si dimenticano facilmente. Figuriamoci per uno come Lukaku che in carriera ha cambiato la bellezza di 7 squadre in 14 anni. Della serie: una ogni due. Romelu torna a San Siro, il "suo" stadio. Quello che lo ha visto segnare a raffica con l'Inter con un bersaglio preferito. Sì, proprio il Milan, l'avversario della Roma nei quarti di finale di Europa League.
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ARBITRA TURPIN
Lukaku vive un momento dove la porta, come capita ai centravanti, si è di colpo ristretta. Perché se è vero che segna meno, va evidenziato anche come tiri più adesso - tolto il derby (dove non ha mai concluso verso Mandas) - che nell'esperienza con Mourinho, con il quale aveva segnato però 13 volte in 21 partite. I numeri non mentono: 38 tiri dentro l'area con José (media 1,8), 37 con Daniele (ma in 18 gare, media 2). Per citare Fonseca, «è l'efficacia» che è venuta meno. Prima aveva una percentuale realizzativa che rasentava il 29% (28,9). Tradotto: ogni tre tiri, un gol. Ora è precipitato al 12,5%. La flessione di Big Rom è tutta qui. De Rossi, però, non se ne priva mai. Continua a difenderlo nel miglior modo che un attaccante può sperare di essere aiutato da un allenatore: giocando. Segna meno ma si mette sempre a disposizione della squadra con sponde, duelli spalle alla porta, per alzare il baricentro e favorire gli inserimenti dei compagni. Un esempio? L'assist per El Shaarawy sabato scorso che avrebbe meritato epilogo diverso. Ma un centravanti vive di gol. E Romelu non vede l'ora di ripartire, di rimettersi in moto, di esultare. Il futuro? Inutile parlarne. Non è un caso che quando gli viene posta la domanda, la replica è una risata. La permanenza, ora che il Decreto Crescita è un lontano ricordo, appare a dir poco improbabile. Lo sa la Roma, ne è consapevole Lukaku, ne è cosciente De Rossi. Ma oggi è solo il presente che conta. E il presente dice Milan più Europa League (a proposito, a San Siro arbitra Turpin, il fischietto di Roma-Barcellona 3-0). Per Romelu il binomio perfetto.© RIPRODUZIONE RISERVATA