Milan, flop in Audi Cup: ko 2-0 col Tottenham. Mihajlovic alza la voce, e Ibra si allontana

Mercoledì 5 Agosto 2015
Milan, flop in Audi Cup: ko 2-0 col Tottenham. Mihajlovic alza la voce, e Ibra si allontana
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Il Milan deve crescere, dimostrare compattezza e diventare squadra ma soprattutto è necessario intervenire ancora sul mercato: per lo scudetto servono top player come Ibrahimovic che può dare genialità e fantasia in attacco. Lo testimonia la sconfitta per 2-0 con il Tottenham nell'Audi Cup, seguita al 3-0 incassato per mano del Bayern.



Il club cambia pelle, aspetta Mr. Bee per il closing, pensa al nuovo stadio e studia le prossime mosse: eppure il clima non è dei migliori perchè la due giorni di Monaco è andata malissimo e ha fatto arrabbiare non poco Sinisa Mihajlovic. La sfida contro il Bayern all'Allianz è stata una disfatta. Lezione di calcio di Pep Guardiola che ha umiliato i rossoneri battuti per tre reti a zero. Milan ko anche contro il più modesto Tottenham con Montolivo costretto a uscire. Il capitano rossonero ha riportato un trauma cervicale nel corso del primo tempo ed è in ospedale per accertamenti.



Sono solo test estivi e quindi si può ancora correre ai ripari. Bene però fa il tecnico a chiedere cattiveria e intensità, coraggio e compattezza in vista di un campionato che si annuncia competitivo e incerto. Il Milan non può più fare figuracce, ma deve recuperare quell'atteggiamento da grande squadra che sembra smarrito. Ci sono i margini per ritrovare convinzione e grinta, per permettere ai nuovi arrivati di inserirsi al meglio e cercare di sfoltire la rosa.



Bisogna andare anche oltre Ibrahimovic che al momento resta una remota ipotesi per intervenire su nomi più alla portata, come riconosce lo stesso Galliani: «È una cosa difficilissima. Le possibilità che arrivi al Milan sono minime. Ha ancora un anno di contratto con il Psg e resta quasi certamente a Parigi, ma se mai dovesse andare via il Milan è in pole». Alessio Romagnoli è nel mirino anche se Galliani precisa: «Abbiamo fatto un'offerta importantissima e non ci muoveremo di un euro. Dipende solo dalla Roma, noi non alzeremo di un centesimo la nostra offerta che è stratosferica». La squadra è un cantiere che Mihajlovic deve sistemare dopo i segnali d'allarme ricevuti: tra una settimana ennesimo test con il Trofeo TIM, l'ultimo prima delle gare ufficiali.



Nel frattempo Bee studia la sua nuova squadra seppur da lontano: Licia Ronzulli, che ha fatto da mediatrice tra Berlusconi e il broker thailandese, lo descrive come uomo particolarmente calmo, in una parola zen.
Se rimarrà zen, dipenderà dal nuovo Milan che stenta a nascere, almeno stando ai parziali e in parte fallaci verdetti del calcio agostano.

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