La Lazio parte col piede sbagliato
Milan scintillante, Juventus a terra

Domenica 29 Agosto 2010
Samp-Lazio, duello Semioli-Zarate (foto Lapresse)
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ROMA (29 agosto) - Parte bene il Milan, male la Juventus, maluccio la Lazio. I rossoneri hanno strapazzato il Lecce (4-0), ma soprattutto giocato bene. Al contrario la Juve, balbettante come l'avevamo lasciata, stata punita da un bel Bari. La Lazio aveva cominciato bene sul campo della Samp, poi nel secondo tempo ha subto un rigore severo, un gol evitabile e non c' stato pi niente da fare. Prima giornata con vittoria per Chievo e Parma contro Catania e Brescia. Finiscono in pareggio Fiorentina-Napoli (1-1) e Palermo-Cagliari (0-0)

Sampdoria-Lazio 2-0

La Samp comincia come aveva terminato, con una vittoria che allunga la serie positiva sul terreno amico, imbattuto dal gennaio dello scorso anno. A subire la rabbia dei blucerchiati per l'eliminazione dalla Champions è stata una Lazio vivace, volenterosa ma assolutamente inconcludente, nonostante l'inserimento dal 1' di Hernanes, brasiliano dai piedi di velluto ma troppo innamorato della palla. La Samp, inaspettatamente, è risorta nel secondo tempo, quando si pensava che i 120 minuti di martedì potessero pesare sulle gambe e sulle idee. Invece proprio nella seconda frazione di gioco gli uomini di Di Carlo hanno preso l'iniziativa, pressando l'avversario e andando a segno due volte dopo che nel primo tempo avevano subito quasi costantemente il gioco e le manovre avversarie. Con il predominio a centrocampo, con la sapiente regia di Ledesma, i suggerimenti di Hernanes e le incursioni di Zarate e Del Nero (a sinistra) e Lichtsteiner (a destra), la Lazio ha dominato a lungo il gioco, arrivando però solo un paio di volte dalle parti di Curci. La Sampdoria, incapace di manovrare sulle fasce e quindi impossibilitata a servire a dovere il suo bomber Pazzini, si deve affidare al solo Cassano, ancora non in condizione, per impensierire Muslera. Ed il numero 99 lo fa due volte, al 2' anticipato dal portiere biancoazzurro, e al 24' con una azione solitaria vanificata dall'estremo difensore ospite.

Nel secondo tempo la Samp sembra risvegliarsi dal sonno e si trasforma in una squadra tutta grinta, corsa, raddoppi, pressing e velocità. La Lazio appare stordita e non riesce a reagire se non con sterili passaggi centrali che consentono sempre alla difesa blucerchiata di chiudersi con efficacia. Sono i genovesi a cercare con più insistenza il gioco offensivo e arriva il rigore su Dossena trattenuto da Lichtsteiner. Cassano trasforma. La Samp non si accontenta e continua a spingere, obbligando la Lazio ad arretrare. Palombo cerca il jolly al 20' con una saetta da 40 metri che Muslera è bravo a deviare sopra la traversa e poi arriva il raddoppio, segnato da Guberti con un pallonetto e propiziato da una avventata uscita di Muslera. Agli uomini di Di Carlo, rivitalizzati, non resta che controllare gli sterili tentativi offensivi dei laziali, pericolosi solo su una deviazione di testa di Gastaldello che per poco non inganna Curci che riesce ad evitare l'autogol.

Sampdoria (4-3-1-2): Curci, Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler, Semioli (45' st Mannini), Palombo, Dessena, Guberti (29' st Koman), Cassano, Pazzini A disp: Da Costa, Pozzi, Cacciatore, Volta, Marilungo All. Di Carlo

Lazio (4-3-2-1): Muslera, Lichtsteiner (29' st Rocchi), Dias, Biava, Radu, Matuzalem, Ledesma, Del Nero (12' st Cavanda), Hernanes, Zarate (24' st Foggia), Floccari. A disp: Berni, Mauri, Stendardo, Brocchi. All. Reja

Arbitro: Romeo

Marcatori: 15' st Cassano su rigore, 26' st Guberti

Note: espulso al 15' st Reja per proteste, ammoniti: Dias, Radu, Biava per gioco scorretto Spettatori: 22000 circa.

Milan-Lecce 4-0

Lo spettacolo è servito anche senza l’ultimo protagonista: il Milan saluta l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic demolendo il Lecce con tre gol nella prima mezz’ora di gioco e il poker al 90’ di Inzaghi, oltre a una serie di giocate di grande classe. La squadra di Allegri si diverte e fa divertire Silvio Berlusconi, tornato allo stadio e salutato dai tifosi rossoneri con toni ben diversi da quelli usati nel giorno del raduno.

Al 16’ Pato sblocca con un grande diagonale dalla destra. Thiago Silva al 23’ segna il secondo gol risolvendo una mischia davanti al portiere leccese e al 28’ Pato chiude la partita sfruttando un assist di Ronaldinho, con qualche protesta da parte dei leccesi perché l’azione va vanti nonostante Vives sia a terra dopo un contrasto con Pirlo. Ronaldinho prosegue il suo show di dribbling e rabone, la mezza rovesciata di Ambrosini alta di un soffio va ad aggiungersi alla lunga lista delle palle gol create dai rossoneri in 45’ di puro divertimento. I giocatori del Lecce restano assolutamente a guardare, lasciando la pessima impressione di non volerci neanche provare a dare un senso alla loro serata.

La ripresa è una sorta di allenamento e ma ci pensa Pippo Inzaghi a ravvivarla: entrato al posto di Borriello, il palo gli nega il gol al 19’ ma al 45’ la sua girata di destro firma il poker rossonero. Del Lecce, a parte un paio di tentativi di Chevanton, nessuna traccia ed è ancora Rosati a salvare più volte la sua porta sui tiri di Pirlo, anche lui fra i migliori in campo.

Milan (4-3-3): Abbiati, Bonera, Nesta, Thiago Silva, Antonini, Ambrosini (26’ st Gattuso), Pirlo, Seedorf, Pato (31’ st Boateng), Borriello (16’ st Inzaghi), Ronaldinho. A disp. Amelia, Abate, Papastathopoulos, Oduamadi. All. Allegri.

Lecce (4-4-1-1): Rosati, Donati, Ferrario, Sini, Giuliatto (32’ pt Chevanton, 44’ st Brivio), Mesbah, Vives, Giacomazzi, Munari (9’ st Piatti), Grossmuller, Corvia. A disp. Benassi, Gustavo, Reginiussen, Bertolacci. All. De Canio.

Arbitro: Peruzzo di Schio.

Marcatori: nel pt 16’ e 28’ Pato, 23’ Thiago Silva; nel st 45’ Inzaghi.

Note: angoli 6-3 per il Milan. Recupero: 2’ e 3’. Ammonito Grossmuller per gioco falloso.

Palermo-Cagliari 0-0

Volontà e determinazione non producono gol. Il Palermo ce l’ha messa tutta per superare un Cagliari che rispecchia il profilo del suo allenatore Bisoli: coriaceo, organizzato, abilissimo nella fase difensiva, tanto da imbrigliare i giovani talenti in maglia rosanero. Alla fantasia del Palermo i sardi hanno opposto un’organizzazione tattica invidiabile, un esemplare spirito di gruppo ed una manovra di rimessa di alto profilo. Alla fine 0-0.

Palermo (4-3-1-2): Sirigu, Cassani, Munoz, Bovo, Balzaretti, Migliaccio, Nocerino, Kasami, Pastore, Maccarone (21’ st Rigoni), Hernandez (32’ st Pinilla Ferrera). A disp. Benussi, Glik, Garcia, Darmian, Acquah. All. D. Rossi.

Cagliari (4-3-1-2): Agazzi, Pisano, Canini, Astori, Ariaudo, Biondini, Nainggolan (36’ st Laner), Lazzari (21’ st Conti), Cossu, Nenè, Matri (17’ st Acquafresca. A disp. Ruzittu, Biasi, Perico, Pinardi. All. Bisoli.

Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno.

Note: angoli 7-1 per il Palermo. Recupero: 0’ e 3’. Ammoniti: Cossu, Nenè e Conti per gioco falloso.

Parma-Brescia 2-0

Esordio facile grazie a Giovinco per il Parma che mette al sicuro il risultato nel primo rete con due reti e poi controlla la debole reazione avversaria nella ripresa. Al 10’ del primo tempo Giovinco si libera bene al limite dell’area di un avversario e con un cucchiaio supera la difesa del Brescia servendo Bojinov che beffa Sereni in uscita. Quasia llo scadere del primo tempo, al 47’, ancora Giovinco favorisce il gol. Punizione dalla destra di Giovinco, la palla arriva sul fronte opposto dove Lucarelli di testa rimette al centro; la difesa del Brescia non respinge e Morrone, sul palo opposto, insacca.

Parma (4-3-3): Mirante, Zaccardo, Paci, Lucarelli, Antonelli, Valiani, Morrone, Gobbi (35’st Pisano), Giovinco (39’ st Coppola), Bojinov (23’st Paloschi), Marques. A disp. Pavarini, Paletta, Dellafiore, Crespo. All. Marino.

Brescia (4-3-1-2): Sereni, Zambelli, Zoboli, Martinez, Dallamano, Vass, Budel (10’ st Cordova), Kone, Diamanti (17’ st Eder), Caracciolo (35’ st Feczesin), Possanzini. A disp. Arcari, Berardi, De Maio, Baiocco. All. Iachini.

Arbitro: Damato di Barletta.

Marcatori: nel pt al 10’ Bojinov, al 47’ Morrone.

Note: angoli 6 a 5 per il Brescia. Recupero: 2’ e 4’ Ammoniti: Dallamano, Martinez, Zoboli per gioco scorretto.

Bari-Juventus 1-0

La nuova Juventus di Del Neri non sembra molto diversa da quella della scorsa stagione. Neanche il Bari che resta fortissimo nella corsa e nelle ripartenze. Così matura la prima sorpresa della stagione con il successo dei pugliesi e la prima sconfitta della Juventus che non perdeva la partita d'apertura dal 1982. E' una Juventus ancora da lavori in corso, un insieme di 11 giocatori più che una squadra. Deludenti ed avulsi dal gioco Quagliarella, Pepe e Krasic. Primo tempo equilibrato col Bari più vicino al gol. La rete è arrivata al 42'. Donati si è liberato con eleganza ed ha fatto partire un sinistro dal limite: il pallone ha colto il palo e poi si è insaccato alle spalle di Storari. Donati era subentrato a Gazzi infortunatosi intorno al 20'. Nella ripresa Del Neri ha rivoluzionato la Juve: Martinez ha sostituito Krasic, poi fuori Pepe e dentro Lanzafame, e ancora Sissoko per Melo, ma la squadra non è cresciuta ed è stato il Bari a sfiorare il raddoppio con le velocissime ripartenze di Alvarez e Barreto.

Bari (4-4-2): Gillet, Belmonte, Masiello A., Rossi, Masiello S., Alvarez (45' st Pulzetti), Gazzi (16' Donati), Almiron, Ghezzal, Barreto (32' st Castillo), Kutuzov. A disp: Padelli, Parisi, Raggi, Pulzetti, Rivas. All. Ventura

Juventus (4-4-2): Storari, Motta, Bonucci, Chiellini, De Ceglie, Krasic (1' st Martinez), Melo (18' st Sissoko), Marchisio, Pepe (13' st Lanzafame), Quagliarella, Del Piero. A disp: Manninger, Legrottaglie, Ferraro, Grygera. All. Del Neri.

Arbitro: Banti

Marcatore: nel pt 43' Donati.

Note: ammoniti: Marchisio, Bonucci, Belmonte per gioco falloso. Spettatori: 46 mila.

Fiorentina-Napoli 1-1

Pareggio con gol che non c'era. Lo ha segnato il Napoli passando in vantaggio a Firenze: sul colpo di testa di Cavani il pallone tocca prima la traversa poi, secondo il guardalinee Galloni, varca la linea di porta ma le immagini della tv dimostrano che non è vero. Pareggio viola al 5' della ripresa: lancio perfetto di Montolivo che Gilardino raccoglie e quindi serve D'Agostino che dal limite dell'area fa partire un gran sinistro che si insacca alle spalle di De Sanctis.

Fiorentina (4-2-3-1): Frey, De Silvestri, Natali, Kroldrup, Pasqual, Montolivo, Zanetti, Marchionni, D'Agostino (26' st Cerci), Vargas, Gilardino (st 40' Babacar). A disp: Boruc, Donadel, Felipe, Ljajic, Comotto. All. Mihajlovic

Napoli (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Blasi, Gargano, Dossena (43' st Grava), Lavezzi (44' st Lucarelli), Hamsik, Cavani (36' st Zuniga). A disp: Iezzo, Santacroce, Ciano, Maiello. All. Mazzarri

Arbitro: Gervasoni

Marcatori: nel pt 7' Cavani, nel st 5' D'Agostino

Note: espulsi: nel st 22' Vargas per gioco falloso, 28' Blasi per doppia ammonizione. Spettatori: 25.025

Chievo-Catania 2-1

Serve un rigore nel finale di partita al Chievo per avere ragione del Catania. Penalty ineccepibile come sembra essere la vittoria della squadra veneta. Il Chievo ha cercato con più voglia i tre punti, li ha cercati quando la gara sembrava scivolare stancamente nel risultato di parità e l'ostinazione alla fine l'ha ripagato.

Chievo (4-3-1-2): Sorrentino, Sardo, Andreolli, Cesar, Mantovani, Luciano, Rigoni, Marcolini (34' st Guana), Bentivoglio (21' st Bogliacino), Moscardelli (21' st Granoche), Pellissier. A disp: Squizzi, Jokic, Frey, Thereau). All. Pioli

Catania (4-3-1-2): Andujar, Alvarez (40' st Morimoto), Terlizzi, Silvestre (1' st Spolli), Capuano, Izco, Carboni, Ledesma, Ricchiuti, Lopez (16' st Antenucci), Mascara. A disp: Campagnolo, Potenza, Delvecchio, Pesce. All. Giampaolo

Arbitro: Bergonzi

Marcatori: 14' pt Moscardelli, 21' pt Ricchiuti, 38'st Pellissier (rigore)

Note: ammoniti: Alvarez e Masntovani per gioco falloso, Mascara per proteste. Spettatori: 7329 incasso 60.401,54.

Lunedì 30

Bologna-Inter ore 20,45

Gli anticipi

Roma-Cesena 0-0

Udinese-Genoa 0-1

La classifica

3 Bari, Chievo, Genoa, Milan, Parma, Sampdoria

1 Cagliari, Cesena, Fiorentina, Napoli, Palermo, Roma

0 Brescia, Catania, Juventus, Lazio, Lecce, Udinese, Bologna*, Inter*

* una partita in meno


Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 18:32
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