La Juve frena allo Stadium contro il Genoa e in serata rischia di ritrovarsi il Napoli -4. Dopo un primo tempo di dominio assoluto e in vantaggio 1-0 (Ronaldo), i bianconeri crollano – anche fisicamente – nella ripresa, il Genoa sempre in partita trova la zampata dell’1-1 grazie a una giocata di Kouamé che serve a Bessa l’assist vincente. Niente drammi, ma Allegri alla vigilia aveva fiutato i pericoli del post sosta, la sua Juve dura 45 minuti e poi cala fino a spegnersi definitivamente nell’azione dell’1-1. Sembrava la partita di Ronaldo, un palo di testa e un gol dopo 18 minuti, approfittando di una dormita di Radu e Piatek in area piccola. Bianconeri inarrestabili sulle ali di Cancelo e grazie ai mille palloni recuperati da Matuidi, ma incapaci di sferrare il colpo del ko. Il Genoa non perde mai la testa, rimane aggrappata alla partita con grande coraggio e determinazione, e nel secondo tempo quando capisce che la Juve ha finito la benzina azzarda e colpisce: Kouamé va a recuperare un pallone che balla sulla linea di fondo, dato per perso dai difensori juventini, e la mette sulla testa di Bessa che sorprende Bonucci e anticipa Szczesny. Allegri prova a riagguantarla con Douglas Costa, Bernardeschi e Dybala, dalla panchina predica “calma e testa”, ma i suoi si buttano in avanti alla rinfusa e non trovano il gol del 2-1; dopo 8 vittorie consecutive la Juve pareggia e torna sulla terra, martedì avrà l’occasione di rifarsi a Manchester in Champions.
Dedica il gol alla mamma guarita dal tumore Daniel Bessa, l'autore dell'1-1 del Genoa contro la Juventus. «Ieri era il giorno internazionale del cancro al seno, sei anni fa mia mamma l'ha sconfitto e oggi era qui - ha detto il giocatore rossoblù ai microfoni di Sky -.
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