Stavolta fa festa l’Inghilterra, una piccola e (poco) significativa rivincita del 2021, quando l’Italia di Mancini fece piangere Wembley e tutto il popolo inglese. Il successo della nazionale di Soutghate contro l’Italia, stavolta è inequivocabile, arriva in rimonta, dopo aver sofferto e tremato nel primo tempo. Perché la squadra di Spalletti ha alzato subito la testa, dando la sensazione e la dimostrazione di poter giocare alla pari contro quelli che hanno inventato il calcio.
Chi ha Bellingham e Kane, di solito vince, poi se concedi trenta metri di campo a Rashford diventa ancora più complicato. Finisce tre a uno, Bellingham non segna ma si procura il rigore del pareggio e fornisce l’assist al bomber dello United, oltre a regalare magie, personalità e classe. L’ultima rete dell’uragano Harry arriva dopo una doppia gaffe di Scalvini e Bastoni. Spalletti si porta a casa l’amarezza della sconfitta, la sua prima da ct, ma con qualche buona considerazione per il futuro, perché qualche giovane funziona e Scamacca si mette in fila per guadagnarsi una maglia da centravanti della Nazionale. Per la qualificazione a Euro 2024, questa sconfitta sposta poco: all’Italia serviranno 4 punti contro Macedonia e Ucraina. Per arrivare almeno al secondo posto. E Spalletti si accontenta di questo, deve accontentarsi di questo: l’Inghilterra in questo momento è più forte. E lo ha dimostrato.
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