Maignan lascia il campo, da Zoro a Eto'o fino a Balotelli: tutti i gesti dei calciatori contro gli insulti razzisti

Il portiere è stato bersagliato dagli insulti razzisti dei tifosi avversari e ha deciso di uscire dal terreno di gioco, ma non è l'unico che ha preso posizione

Sabato 20 Gennaio 2024
Maignan lascia il campo per razzismo, da Juan a Boateng: i gesti contro il razzismo

Udinese-Milan si è interrotta alla mezz'ora a causa dei tifosi friulani, che hanno bersagliato Maignan di insulti razzisti. Dopo averlo fatto presente all'arbitro qualche minuto prima, il portiere rossonero ha deciso di prendere la situazione in mano e abbandonare il terreno di gioco posizionandosi a bordocampo. Per convincerlo a giocare è stato necessario l'intervento dei suoi compagni che sono andati a prenderlo sin dentro il tunnel che porta agli spogliatoi, dove si stava dirigeendo dopo essersi tolto i guantoni. Un gesto importante, che dimostra come il razzismo sia ancora una piaga presente all'interno dei nostri stadi. Maresca ha deciso così di sospendere per cinque minuti la partita, ma non è la prima volta che un calciatore in Italia prende posizione contro questi episodi.

Udinese-Milan, Maignan lascia il campo per insulti razzisti da parte dei tifosi bianconeri: partita sospesa per cinque minuti

Quando Boateng sfidò il razzismo

Rimanendo al Milan, l'ultimo che ha deciso di prendere posizione in modo abbastanza plateale contro il razzismo è stato Kevin Prince Boateng. A gennaio 2013, i rossoneri stavano svolgendo un'amichevole contro il Pro Patria in vista della ripresa del campionato. Per tutto il primo tempo, però, una frangia dei tifosi avversari ha insultato i giocatori del Milan, con l'ormai ex Barcellona che al 27' ha deciso di prendere in mano la situazione dicendo basta. In quel minuto, infatti, il centrocampista ha scagliato il pallone in direzione di questi «tifosi» togliendosi poi la maglia e abbandonando il campo.

Dopo aver capito la situazione, il capitano Massimo Ambrosini ha detto ai compagni i lasciare il campo. L'amchievole finisce così, con i giocatori rossoneri che decidono di stare al fianco di Boateng.

Eto'o e l'esultanza della scimmia

Rimanendo sempre a Milano, ma sulla sponda interista, uno dei giocatori che è stato bersagiato da insulti razzisti è Samuel Eto'o. L'ex attaccante del Barcellona rappresenta uno dei grandi alla lotta agli insulti razziali, con Inter-Cagliari che viene sospesa nel 2010 per la prima volta da un arbitro per gesti simili. Ad ogni tocco di palla dell'attaccante, i sardi emettevano ululati e insulti razzisti, portando Tagliavento ad avvertire i rossoblù. La partita poi prosegue fino al 39', quando Samuel segna e porta in vantaggio l'Inter. La genialità dell'ex Sampdoria, però, sta tutta nell'esultanza che mima i gesti di una scimmia. 

Zoro ferma Messina-Inter

Un altro episodio è Messina-Inter del 2005, passato alla storia per il gesto di Marco Andrè Zoro. Il giocatore non sarà rimasto nella mente di tutti per le sue giocate, ma proprio per quella gara, quando decise di interrompere lui stesso la partita. Appena ventunenne, ogni volta che toccava il pallone piovevano su di lui insulti e ululati fino a quando è andato a battere una rimessa laterale sotto i tifosi avversari. Anche in quell'occasione ci sono stati episodi discriminanti che hanno fatto perdere le staffe all'ivoriano: «Non voglio fare il personaggio. Ma non accetto che la gente venga nello stadio, in casa mia, per rivolgermi insulti razzisti. Ho accettato di tornare in campo solo per loro perché mi dispiaceva di far perdere la partita all'Inter o fare uno sgarbo a dei miei colleghi».

Juan e gli insulti nel derby di Roma

Il razzismo c'è stato anche nella Capitale con il derby del 2012 che ha fatto scalpore. Juan, ex difensore della Roma, era finito nel mirino dei tifosi della Lazio che erano stati zittiti proprio dal brasiliano ormai stanco. Solo gli interventi di Bergonzi e di Mauri sono riusciti a placare la situazione, con l'ex Bayer che è potuto tornare a giocare. Proprio in un'intervista al Messaggero ha indicato questa partita come il punto più basso: «Mi sono fermato per dare un segnale, bisognava darlo. Ma vedo che è cambiato poco. Il razzismo è una piaga e non c’è solo in Italia».

Muntari dice basta e viene ammonito

Anche Sulley Muntari è stato vittima di razzismo in Italia e per lui le cose non sono andate molto bene. Durante Cagliari-Pescara, infatti, l'ex Milan era stato sommerso dagli ululati e stanco della situazione ha deciso di denunciare tutto all'arbitro Minelli e abbandonare il campo. Questo gesto, però, non è piaciuto al direttore di gara che lo ha ammonito.

Quando Kean scatenò gli ululati

Nel corso di un Cagliari-Juventus del 2019, ha fatto discutere ciò che è successo dopo il gol di Moise Kean. L'attaccante bianconero aveva firmato la rete del 2-0 e per esultare era andato sotto la curva avversaria con le braccia aperte. Un gesto che è stato colto dai tifosi rossoblù, che hanno sommerso il gicoatore di insulti e ululati. Bonucci aveva commentato il gesto dell'ex Paris Saint-Germain: «Poteva fare qualcosa di diverso».

Balotelli e quella pallonata ai tifosi del Verona

Mario Balotelli è stato protagonissta di un gesto plateale contro il rassimo durante Hellas Verona-Brescia. L'attaccante, caratterizzato da un carattere non semplice, era stat bersagliato per tutto il corso della partita dai tifosi rossoblù. All'ennesimo insulto razzista, l'ex Milan ha preso il pallone e l'ha scagliato contro i tifosi avversari minacciando poi di lasciare il terreno di gioco. La partita è poi ripresa dopo 4 minuti, dopo che l'arbitro Mariani aveva chiesto l'intervento dello speaker.

Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 08:24
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