TORINO – Un mese senza Dybala (giorno più, giorno meno) obbligherà Max Allegri a rivedere la sua Juve, sicuramente in attacco, ma nel lungo periodo probabilmente anche a livello di sistema di gioco. La lesione di primo-secondo grado ai flessori della coscia destra accusata contro il Milan arriva nel momento migliore di Paulo (in gol contro Dinamo, Empoli e Udinese) e peggiore per la Juventus con Pjaca ancora out (almeno ancora 10 giorni) e Mandzukic appena rientrato, per lui i 15 minuti finali a San Siro. Dybala, che fino a questo momento ha giocato titolare 11 delle 12 partite stagionali, salterà lo scontro diretto contro il Napoli in campionato e quello di Champions contro il Lione, con ogni probabilità rientrerà dopo la sosta, con la speranza che il ct dell’ Argentina Bauza non lo convochi risparmiandogli estenuanti trasvolate oceaniche. Paulo è uno degli insostituibili della Juventus, proprio come Marchisio a centrocampo e Bonucci in difesa, giocatori che per caratteristiche e qualità non hanno “doppioni” in rosa. Ecco perchè sostituirlo sarà più complicato del previsto, Allegri ci proverà a partire da mercoledì, contro la Samp. Nell’immediato la soluzione più ovvia è Mandzukic in coppia con Higuain. L’attacco “pesante” che però non ha convinto a pieno quando è stato schierato contro Palermo e Inter. Mancano i guizzi, gli strappi, la fanstasia e gli inserimenti tra le linee della Joya, e allora occhio a Cuadrado, scelto da Allegri per sostituire proprio Dybala a San Siro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA