Goggia c'è, prova in libera superata e 12. tempo: «Orgogliosa di essere qui. Ce la metterò tutta» Foto

Sabato 12 Febbraio 2022 di Redazione Web
Sofia oggi in prova

Sofia e scia e... corre (in prova) ed è felice: «Non ho fatto il SuperG per i pochi giorni sugli sci dopo la caduta di Cortina, ma soprattutto perché è un'incognita, non puoi costruirlo come la discesa libera. Chiaramente non sono al top, anzi, sono in una forma scarsa. Avevamo deciso due giorni prima che non avremmo partecipato, per evitare di avere troppe pressioni, con curve trabocchetto sulla mia gamba sinistra, che tiene se faccio le cose giuste ma non è così pronta e reattiva. Ho fatto una progressione incredibile ma ci vogliono i giusti tempi. Ne ho fatte di gare con i dolori, a dir la verità non ne ho adesso, ma la voglia di correre e fare le cose bene, fare una discesa olimpica che per me è la cosa più bella che possa esistere è tanta. Ci eravamo prefissati di fare una prova con molta calma e son contenta che in partenza non ho avuto paura, non ero pervasa dal terrore come pensavo avrei potuto essere». Così Sofia Goggia dopo la prima prova della discesa olimpica chiusa stamani - 12 febbraio - con il 12° tempo.

«Ero ben concentrata e consapevole delle cose da fare, sono molto contenta - aggiunge la 29enne bergamasca -.

Chiaramente ho frenato, avevo un pò di paura sulla parabolica intermedia però va tutto bene, e anzi, in due curve nel piano ho sentito la bellezza della velocità. Era importante fare una discesa così, di avere un approccio costruttivo; bellissimo essere qua. Ho fatto di tutto per esserci perché l'Olimpiade è l'Olimpiade. Fa malissimo sapere di essere imbattuta da dicembre 2020 e di non potere giocare le proprie carte anche nel superg. Non c'è stato un minuto in cui ho pensato di non farcela, tranne il giorno dopo l'infortunio. Grazie all'aiuto dei medici ho espresso la volontà di provarci, perché non posso accettare di essere rassegnata a prescindere. Stamattina in ricognizione, vedendo i cinque cerchi olimpici ero contentissima. Mi sono tranquillizzata, serena e consapevole di frenare dove serviva e fare quello che sapevo. Sono arrivata a 1"55 e con un po' di foschia in partenza, lenta non sono… poi vediamo».

Sofia è staccata dalla elvetica Priska Nufer. Quindicesimo posto per Nadia Delago, seguita dalla sorella Nicol Delago 17esima (con salto di porta), Federica Brignone (che ha saltato due porte) 20esima e Francesca Marsaglia 30esima (sempre con salto di una porta). Stanotte, alle 11 locali (4 italiane), il secondo training che vale come qualifica interna per ogni singolo team per la scelta delle sciatrici.

Ultimo aggiornamento: 12:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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