Sofia e scia e... corre (in prova) ed è felice: «Non ho fatto il SuperG per i pochi giorni sugli sci dopo la caduta di Cortina, ma soprattutto perché è un'incognita, non puoi costruirlo come la discesa libera. Chiaramente non sono al top, anzi, sono in una forma scarsa. Avevamo deciso due giorni prima che non avremmo partecipato, per evitare di avere troppe pressioni, con curve trabocchetto sulla mia gamba sinistra, che tiene se faccio le cose giuste ma non è così pronta e reattiva. Ho fatto una progressione incredibile ma ci vogliono i giusti tempi. Ne ho fatte di gare con i dolori, a dir la verità non ne ho adesso, ma la voglia di correre e fare le cose bene, fare una discesa olimpica che per me è la cosa più bella che possa esistere è tanta. Ci eravamo prefissati di fare una prova con molta calma e son contenta che in partenza non ho avuto paura, non ero pervasa dal terrore come pensavo avrei potuto essere». Così Sofia Goggia dopo la prima prova della discesa olimpica chiusa stamani - 12 febbraio - con il 12° tempo.
«Ero ben concentrata e consapevole delle cose da fare, sono molto contenta - aggiunge la 29enne bergamasca -.
Sofia è staccata dalla elvetica Priska Nufer. Quindicesimo posto per Nadia Delago, seguita dalla sorella Nicol Delago 17esima (con salto di porta), Federica Brignone (che ha saltato due porte) 20esima e Francesca Marsaglia 30esima (sempre con salto di una porta). Stanotte, alle 11 locali (4 italiane), il secondo training che vale come qualifica interna per ogni singolo team per la scelta delle sciatrici.