Distorsione al ginocchio e lesione del legamento crociato per Sofia Goggia: «Ma sarò a Pechino»

Domenica 23 Gennaio 2022 di Redazione Web
La caduta di Sofia Goggia a Cortina
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CORTINA D'AMPEZZO - Distorsione del ginocchio sinistro con una lesione parziale del legamento crociato già operato nel 2013, una piccola frattura del perone e una sofferenza muscolo tendinea. È questa la diagnosi per Sofia Goggia, che non sarà operata e punta ad essere in gara a Pechino 2022. «Mi dispiace, è uno stop che non ci voleva in un momento così importante della stagione - ha affermato Goggia -, ma già dalle prossime ore comincerò la fisioterapia per cercare di difendere il titolo olimpico nella disciplina che più amo», ovvero la libera in programma il 15 febbraio. Sofia Goggia, fa sapere la Fisi, caduta nel corso del supergigante femminile di Cortina valevole per la Coppa del mondo, è stata visitata presso la clinica La Madonnina di Milano dalla commissione medica Fisi presieduta dal dottor Andrea Panzeri, che ha sottoposto la campionessa olimpica a una risonanza magnetica a entrambe le ginocchia e a una TAC, le quali hanno evidenziato un «trauma distorsivo al ginocchio sinistro, con una lesione parziale del legamento crociato già operato nel 2013, una piccola frattura del perone e una sofferenza muscolo tendinea».

Sofia comincerà da domani il percorso riabilitativo con l'obiettivo di essere al via della discesa femminile di Pechino 2022 in programma martedì 15 febbraio. 

Crioterapia e piscina: Sofia Goggia ha cominciato già stamani - 24 gennaio - la riabilitazione con l'obiettivo di far sgonfiare al più presto il ginocchio sinistro dopo la brutta caduta di ieri nel superG di Cortina, in vista delle Olimpiadi di Pechino. Dopo una notte sicuramente non facile nella casa di Bergamo con i suoi familiari, per la campionessa olimpica è cominciata così una nuova dura sfida. Per l'assistenza e gli interventi di fisioterapia e di riabilitazione fisica , come purtroppo le è già successo in passato, Sofia è solita fare riferimento a tre diversi centri specializzati di Mantova, Verona e Bergamo.

Anche questa volta, come sempre per lei, quella di Sofia è una sfida contro il tempo. In pista per essere la più veloce di tutte e adesso per arrivare in tempo a recuperare la forma fisica , sicurezza e le energie mentali che le servono per difendere a Pechino il 15 febbraio il titolo olimpico di discesa libera, vinto quattro anni fa in Corea. Il calendario parla dunque di un mese ma in realtà il tempo a disposizione è molto meno molto meno, visto che prima della gara ci sarà da fare nei giorni precedenti almeno una prova cronometrata. E poi prima del 15 a Pechino ci sarà il superG dell'11 febbraio, competizione che potrebbe servire all'azzurra almeno per testare in pista le sue reali condizioni e soprattutto ritrovare al più presto il clima di gara. È comunque ancora presto per capire quando Goggia, designata come portabandiera azzurra alla cerimonia d'apertura, potrà andare in Cina. Intanto la coppa del mondo va avanti senza di lei: domattina a Plan de Corones gigante donne con l'Italia che si affida così soprattutto a Marta Bassino e Federica Brignone. Domani sera, invece , a a Schladming, in Austria, slalom speciale uomini. gli azzurri devono far dimenticare la grandissima occasione buttata al vento domenica nello speciale di Kitzbuehel quando dopo al prima ma manche Alex Vinatzer era al comando e Giuliano Razzoli 4/o, ma non sono riusciti a confermarsi nella seconda manche.

Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 18:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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