Presentato a Sgonico modello unico nel suo genere in Triveneto
Sgonico, 26 nov - "Questa che viene presentata oggi è
un'esperienza virtuosa che unisce, nell'ambito della sicurezza
stradale, l'inclusione delle persone disabili alla sostenibilità
ambientale". Lo ha detto stamani a Sgonico l'assessore regionale alla Difesa
dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro
in occasione della presentazione della BMW i3, l'autovettura
elettrica munita di dispositivi e ausili per disabili, unica nel
suo genere nel Triveneto e utilizzata per il rilascio della
patente B78. L'evento, che si è tenuto negli spazi dello sponsor
dell'iniziativa (l'Antica tostatura triestina rappresentata dal
presidente Federico Pastor), è stato organizzato dalle Autoscuole
Bizjak con la collaborazione dell'Associazione nazionale guida
legislazioni Andiccapati trasporti (Anglat). Presenti, tra gli
altri, il sindaco di Sgonico Monica Hrovatin e l'assessore alla
Cultura del Comune di Trieste Giorgio Rossi. Come ha spiegato l'esponente della Giunta regionale, le
istituzioni devono ringraziare quelle imprese private che si
impegnano a livello sociale sostenendo i soggetti più fragili
della popolazione. A tal riguardo Scoccimarro ha ricordato il
lavoro del presidente Pastor in questa direzione, in quanto anche
in passato e in altri ruoli "si è contraddistinto in diverse
occasioni per aver aiutato le persone in difficoltà". Relativamente all'autoveicolo al centro della presentazione,
l'assessore ha sottolineato come in questa fase storica ci stiamo
trovando in un momento di profondo cambiamento per quel che
riguarda il mondo dell'automobile: il passaggio verso una
diffusione su larga scala delle autovetture elettriche.
"Basti pensare - ha aggiunto Scoccimarro - che come
Amministrazione siamo arrivati alla prossima pubblicazione di un
bando (il secondo) per la sostituzione di 600 veicoli della
Regione con alcune centinaia di mezzi elettrici".
"L'auspicio è che iniziative come questa diventino in qualche
modo contagiose per coinvolgere sempre più aziende private nel
supportare - ha concluso - le fasce più deboli delle nostre
comunità". ARC/GG
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