Gli oceani non sono mai stati così caldi. Da uno studio internazionale arriva il nuovo allarme sul cambiamento climatico: nel 2021 le temperature hanno toccato valori mai raggiunti nella storia. Si tratta dell'ennesimo aumento, per il sesto anno consecutivo. E tra tutti, il Mediterraneo è il bacino che si riscalda più velocemente.
L'allarme riscaldamento globale
Gli scienziati spiegano come il riscaldamento sempre più veloce degli oceani dipenda direttamente dall'uomo e dai suoi comportamenti ed è un indicatore dei cambiamenti climatici. Nel 2021 tutti gli oceani del mondo hanno toccato temperature record nei primi duemila metri: le seconde più calde mai registrate erano state nel 2020, le terze nel 2019. Il caldo degli oceani sovraccarica tempeste, uragani e piogge estreme con il conseguente rischio di gravi inondazioni. Oltre a questo, l'acqua più calda arriva a devastare le calotte glaciali di Groenlandia e dell'intera area Antartica che perde circa un trilione di tonnellate di ghiaccio all'anno. La conseguenza, che va da sé, è l'innalzamento del livello del mare.
Il Pacifico settentrionale ha fatto registrare un innalzamento definito “drammatico” dai ricercatori della sua temperatura dal 1990 e anche il nostro Mediterraneo nel 2021 ha toccato il suo record. «Fino a quando non raggiungeremo emissioni nette zero, il riscaldamento continuerà e continueremo a battere i record di calore oceanico, come abbiamo fatto quest’anno», ha detto Michael Mann, scienziato del clima presso la Penn State University e uno dei 23 ricercatori che ha collaborato alla ricerca.