Italia Rugby, Quesada punta sugli azzurri "francesi" per la sfida di domenica ai Blues a Lilla. Storico: Andrea Piardi, primo arbitro italiano nel Torneo. Prato ristretto

Venerdì 23 Febbraio 2024, 19:50 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 20:33

Le scelte di Quesada

Dunque, tornando alla formazione, Quesada infila ben quattro azzurri che giocano nel durissimo campionato francese Top 14, il campionato per club più duro e più ricco del mondo: mediano di mischia Page-Relo e il suo compagno di squadra a Lione, l'ala Monty Ioane; Paolo Garbisi, mediano di apertura, fresco di travagliato trasferimento da Montpellier a Tolone (lo allenano adesso anche i leggendari Andrea Masi e Sergio Parisse) e il trequarti centro Federico Mori del Bayonne. Poi riecco Favretto in terza linea con il confermato Vintcent (due caps in due...), il recupero del pilone Ferrari in panchina dove si accomoderà anche il redivivo Leonardo Marin. Quest'ultimo insieme a Verney coprono tutta la quota dei trequarti (due, insomma) perché gli altri sei posti sono giustamente riservati agli omoni della mischia fra i quali appare il debuttante Matteo Canali, di Marino, castelli romani, 24 anni, delle Zebre, seconda linea di 123 chilogrammi, uno scudetto con il Rovigo prima di passare al Petrarca Padova. Primi passi all'Ariccia Rugby, poi Castel Gandolfo, Rugby Roma Olimpic, under 18 della S.S. Lazio Rugby, Rugby Colorno, accademia federale di Remedello, azzurrino under 18 e under 20.

Serviranno anche i suoi chilogrammi perché fa paura calcolare la differenza di peso fra il pack italiano e quello francese e lo stesso vale per l'esperienza, i caps, ma tant'è, questo passa il convento nel Torneo delle Sei Nazioni.

Dice Queseda sul sito della Fir: “Non ho contato quanti cambi ho fatto nella formazione rispetto alla partita con l’Irlanda (6, ndr). Ci stiamo adattando alla partita di domenica e fronteggiando qualche infortunio. Il gruppo è lo stesso che ha lavorato per tre settimane insieme. Mi sto impegnando per dare il massimo delle opportunità ai giocatori che sentiamo essere pronti: cerchiamo di mantenere l’impegno - dice il coach Azzurro, che parla anche del lavoro per migliorare le fasi di conquista, che non hanno funzionato nelle prime due gare del torneo - La conquista non è stata il nostro punto forte contro Inghilterra e Irlanda, quindi dobbiamo continuare a lavorare in questo senso. La Francia vorrà portare molta fisicità, ma noi dobbiamo fare la nostra partita e imporre le nostre idee di gioco. Da giocatore latino mi piace la fase di conquista, anche se non è il mio settore specifico: abbiamo lavorato tanto con Andrea Moretti per migliorare mischia e touche. I giocatori hanno messo un impegno e un senso di responsabilità enorme: non smettono di sorprendermi per l’etica del lavoro che hanno. Quella con la mischia francese sarà una bella sfida: spero che avremo dei palloni di qualità, perché con l’Irlanda non ci siamo riusciti: per esprimere al meglio il nostro rugby dobbiamo avere il possesso della palla, è importantissimo”.

Sul merito delle scelte e sull’inserimento di Favretto come titolare, Quesada ha spiegato: “Inserendo in formazione Favretto, abbiamo numerose opzioni d’attacco anche in rimessa laterale, ma abbiamo anche tante possibilità diverse nel gioco aperto. Nelle scorse partite Izekor è partito dalla panchina, poi è stato titolare, ora la stessa cosa tocca a Vintcent. La nostra priorità è stata predisporre una panchina 6+2 perché sarà una partita molto dura dal punto di vista fisico”.

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