Portabagagli irregolari anche davanti agli hotel
Gli irregolari si piazzano anche fuori dagli alberghi per intercettare i turisti che devono andare in stazione: "non hanno un listino prezzi, uno fa 10 euro, uno 15, uno 50. Così, oltre a impedirci di lavorare, ci fanno anche concorrenza sleale". Fare questo lavoro, già di per sé duro, è diventato un incubo: "Io mi faccio rispettare, se ha capito cosa intendo, e infatti di me hanno paura. Qui sono a casa mia e quando vedo certe cose mi va il sangue alla testa".
In 12 anni di lavoro su e giù per i ponti, ne ha viste tante: "Eravamo un bel gruppo anni fa, poi dopo il Covid è cambiato tutto. Chi è morto, chi ha cambiato lavoro: sono rimasto l'ultimo italiano a svolgere questo mestiere a Venezia e sono il più vecchio, anche se ho 50 anni. Ho un dipendente bengalese in regola, anche gli abusivi vengono prevalentemente dal Bangladesh. Stanno qui qualche anno, si dividono una licenza in tre o quattro persone, mandano i soldi a casa e tornano al loro paese. Ma poi ne arrivano altri. Per non parlare degli scatolettisti: già alle dieci di mattina sono sul ponte e anche se denunciamo li lasciano lì. E non le dico quando piove: venditori abusivi di ombrelli ovunque. Anche la pioggia è diventata una mafia».