Alessandro Michele, il guru della moda sarà il più ambito
Il suo addio a Gucci è stato il terremoto magnitudo 8
della moda 2022. Poeta del gender fluid, protagonista delle
passerelle, designer prediletto dallo star system, Alessandro
Michele in quasi otto anni ha (ri)disegnato l’identità
della maison creando un proprio marchio di fabbrica e lasciando
dietro di sé, con l’improvviso “divorzio”,
un vuoto incolmabile per i fan nonché
un’eredità pesante per chi verrà dopo. Dal
mocassino con pelliccia diventato oggetto di culto alle teste
mozzate in passerella, dal completo di velluto indossato
indifferentemente da Gwyneth Paltrow o Achille Lauro alle 68 coppie
di gemelli della sfilata Twinsburg. Quello di Michele è un
immaginario sconfinato che spazia dal bohémien anni Settanta
all’antica Roma, uno stile ben riconoscibile che è
difficile visualizzare abbinato a un marchio diverso dalla
“sua” Gucci. Ma la moda non è cosa per i
sognatori e l’anno nuovo ha già i riflettori puntati
sul designer romano. Dove sarà il futuro di uno degli
stilisti più iconici dell’ultimo decennio? A Milano,
dove potrebbe aprire un suo marchio, ancora a Roma dopo le voci di
avvicinamento con Bulgari (vista la sua esperienza con gli
accessori), a Parigi, dove rimbalza la pazza idea che lo vorrebbe
alla guida di Chanel? Forse nessuna delle tre: la risposta,
comunque, arriverà nel 2023.
Costanza Ignazzi
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