I "FRACASSONI"
«Il sindaco, a questo punto, deciderà su un'ulteriore proroga oppure su un nuovo regolamento che detti una linea alla giunta. Intanto il mio compito è quello di continuare a svolgere un'opera di interlocuzione con le varie associazioni di categoria rimarca Costalonga e con i cittadini, per cercare di capire se questa ordinanza può effettivamente bastare». Al di là degli atti intimidatori resi noti dal Comitato, l'assessore tiene a sottolineare come avesse già in programma, dopo il periodo del Carnevale, un tavolo di confronto tra le parti. Con l'auspicio che l'incontro «possa essere davvero produttivo, per costruire un clima di collaborazione isolando quelle attività (i cosiddetti locali "fracassoni", ndr) che non si comportano bene. Il tutto nell'ottica di far convivere cittadini ed esercizi pubblici, andando nella stessa direzione. La Polizia municipale è a conoscenza degli atti intimidatori che si sono verificati, dunque la cosa è monitorata. Con il vicecomandante Gianni Franzoi abbiamo concluso che su questi fatti va tenuta l'attenzione alta». Pur nella consapevolezza di come esistano anche «cittadini poco tolleranti, che mandano quotidianamente segnalazioni su situazioni che oggettivamente evidenzia l'assessore non appaiono così complicate e difficili. In questo modo si creano problemi agli agenti, che vengono rimossi da luoghi in cui magari ci sarebbe più bisogno di intervenire».