Smog, Padova la quinta provincia in Italia. L'assessore: «C'è chi non fa abbastanza»

Martedì 3 Ottobre 2023, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 16:19

LE POSIZIONI


«Bisogna fare un’importante distinzione tra città e provincia - commenta l’assessore comunale Ragona -. A Padova negli ultimi 15 anni registriamo una tendenza in netto calo per tutti gli inquinanti. Sono più che dimezzati gli sforamenti sia di Pm10 che di Pm2,5». Questa è la premessa, poi c’è la stilettata: «Evidentemente in provincia non tutti sono così impegnati su questo fronte e mi riferisco a chi si vanta di non adottare misure per ridurre il traffico e le emissioni inquinanti. Questi sono i risultati».
Chiaro il riferimento a Marco Schiesaro, sindaco di Cadoneghe e consigliere provinciale delegato proprio alla mobilità, che in un’intervista al Gazzettino venerdì ha spiegato: «I blocchi del traffico sono soluzioni novecentesche, io sono contrario e non farò alcuna ordinanza simile. Il problema principale arriva dalle caldaie».


Ragona lo incalza: «Noi a Padova abbiamo deciso di lavorare a 360 gradi su tutte le fonti emissive: auto, riscaldamenti, industria e agricoltura. E abbiamo deciso ad esempio di non fare il falò della Befana. Leggo di sindaci che dicono che il problema dell’inquinamento non è provocato dalle auto. Benissimo, cosa fanno allora per i riscaldamenti e per le combustioni all’aperto?».


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