Electrolux, il piano rilancio dopo quattro anni instabili: confermati gli investimenti. «Ora il Governo passi dalle parole ai fatti» Dura la posizione di Usb

Martedì 12 Marzo 2024, 16:01 - Ultimo aggiornamento: 16:07

La richiesta al Governo

La multinazionale ha sottolineato, nei confronti del Governo, la necessità di alcuni interventi sui fattori di competizione quali ad esempio il costo della energia; verso i lavoratori invece si chiede forte flessibilità nella definizione dei calendari per fronteggiare la volubilità del mercato. Come sindacato al Governo abbiamo chiesto di continuare a seguire la vicenda di Electrolux, affinché le future scelte societarie e industriali siano oggetto di attenzione non solo sindacale ma anche istituzionale. La vertenza Electrolux deve anzi servire a fornire elementi e risconti concreti alle politiche di settore. Piuttosto che incentivi al consumo a pioggia, servono difatti incentivi mirati per le imprese che investono e producono in Italia, riportando in Italia quanto è stato delocalizzato; gli stessi incentivi al consumo dovrebbero essere riservati alle apparecchiature prodotte dalle imprese che hanno un bilancio di responsabilità sociale positivo. Serve sgravare di ostacoli e di oneri quelle imprese che fanno ricorso ad ammortizzatori sociali conservativi per superare la crisi, ma al contempo penalizzare davvero quelle imprese che scelgono di licenziare e di chiudere.

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