GLI APPUNTAMENTI
Poi, nel pomeriggio del 7 maggio, alle 16.30, saranno in Cappella Paolina, pronti a recarsi in processione verso la Cappella Sistina, tutti in rosso, cantando il Veni creator. Quindi, i cardinali presteranno, uno dopo l’altro, giuramento, e poi entreranno in isolamento. L’Extra Omnes dell’arcivescovo Diego Ravelli, cerimoniere pontificio, farà da preludio alla meditazione del Cardinale Raniero Cantalamessa, rigorosamente a porte chiuse. Poi, anche Cantalamessa uscirà, e i cardinali cominceranno a votare. Ci sarà una sola votazione nella sera del 7 maggio, e poi due votazioni al mattino e due votazioni al pomeriggio ogni giorno. Se si raggiungeranno i due terzi, ovvero quasi 90 voti, ci sarà la fumata bianca. Altrimenti, fumata nera a metà e fine giornata, e poi avanti con i voti. Due cardinali hanno rinunciato a partecipare per motivi di salute. È già noto che non ci sarà il cardinale Antonio Cañizares, arcivescovo emerito di Valencia. Non si sa con certezza chi sarà l’altro.
Il 5 maggio, alle 17.30, giureranno gli officiali e gli addetti al conclave. Sono: il segretario del Collegio Cardinalizio; il maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie; i cerimonieri pontifici; l’ecclesiastico scelto dal Cardinale che presiede il Conclave perché lo assista nel proprio ufficio; i religiosi addetti alla Sagrestia Pontificia; i religiosi di varie lingue per le confessioni; i medici e gli infermieri; gli addetti agli ascensori del Palazzo Apostolico; il personale addetto ai servizi della mensa e delle pulizie; il personale della Floreria e dei Servizi tecnici; gli addetti al trasporto degli elettori dalla Domus Sanctæ Marthæ al Palazzo Apostolico; il colonnello e un maggiore del Corpo della Guardia Svizzera Pontificia, addetti alla sorveglianza vicino alla Cappella Sistina; il direttore dei Servizi di Sicurezza e della Protezione Civile dello Stato della Città del Vaticano con alcuni suoi collaboratori.