L’unica voce fuori dal coro è stata quella del Cardinale Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma, che ha preconizzato un conclave lungo. Ma, in generale, i porporati che stanno per entrare in Sistina per scegliere il prossimo successore di Pietro dicono che sarà un conclave breve, e forse lo sperano. In fondo, hanno scelto la data del 7 maggio, prendendosi un po’ di tempo in più del minimo necessario per convocare un conclave, per superare il problema di cui ha parlato Arborelius motivando la sua previsione: che i cardinali, alla fine, non si conoscono tra loro, e che dunque avranno bisogno di tempo per contarsi, comprendersi, vedere in che direzione andare.
Proseguono i preparativi per il Conclave più largo della storia, 133 berrette rosse pronte ad entrare in Sistina nel pomeriggio del 7 maggio, dopo aver tutti partecipato, alla mattina, alla Missa Pro Eligendo Romani Pontifice, la Messa per l’elezione del Pontefice, che si terrà alle dieci del mattino e sarà presieduta dal decano del Collegio Cardinalizio, il Cardinale Giovan Battista Re.