La frode
In sostanza, il libraio, regolarmente accreditato dal Ministero della Cultura per l’acquisto di beni e servizi culturali attraverso il bonus Cultura – App18, pubblicizzava sul proprio sito, realizzato in modo tale da ingannare centinaia di beneficiari, la possibilità di monetizzare i voucher statali dati ai neo maggiorenni beneficiari del bonus e, una volta incassato il contributo, pari appunto a 500 euro, lo teneva per sè invece di corrisponderlo al giovane del beneficio ministeriale.