Ragazzi allo sbando: “Queste sono il nostro futuro?”
Perché mantenere l'anonimato delle baby bulle, perché "proteggerle"? Se lo chiedono alcuni lettori che ritengono che sarebbe giusto mostrare i volti delle due picchiatrici e proteggere quella aggredita, benché anche le aguzzine siano minorenni.
"Sono brave ragazze", "è lo stress da Covid", i commentatori anticipano quelle che sono diventate parole di plastica spesso utilizzate per commentare, spiegare o giustificare il fenomeno della violenza tra giovanissimi. E non le accettano, non accettano, soprattutto, che questi ragazzi possano rappresentare il nostro futuro. E, secondo molti, si tratta di un futuro davvero scuro, figlio di un presente nel quale i ragazzi sembrano non percepire alcun limite: "Un' aggressione del genere, per delle parole ritenute "sbagliate"??? Veramente abbiamo a che fare con dei/delle giovani pericolosi/e e senza scrupoli".