Costume e pareo per il mare, giacca a vento e scarponi per la montagna. In vacanza può cambiare l'abbigliamento da mettere in valigia ma una busta ben chiusa non deve mai: quella che contiene il kit dei farmaci. Un'ancora di salvezza che, ovunque, ci permette in tempi brevi di affrontare da soli piccole emergenze.
Dieta, cosa mangiare con questo caldo? Occhio a questi errori, i cibi da evitare
Quelli già in cura sanno bene che cosa non si deve dimenticare.
IL BOLLINO
I farmaci da portare in vacanza per curare i piccoli malesseri sono appunto quelli di automedicazione o da banco, quelli senza obbligo di prescrizione, riconoscibili grazie al bollino rosso che sorride apposto sulla confezione e acquistabili senza ricetta medica.
Prima di assumerli è necessario tuttavia leggere con attenzione il foglietto illustrativo, utilizzare il farmaco al massimo per 3-4 giorni e, se non ci sono miglioramenti, rivolgersi al medico.
Assosalute, l'Associazione nazionale dei farmaci di automedicazione, ha stilato un elenco di tutti prodotti che non devono mancare: creme emollienti e contro le punture d'insetto ad azione antistaminica ed anestetica, antinfiammatori, antidolorifici, blandi sedativi per contrastare un addormentamento difficile a base di valeriana e passiflora pasticche, spray o colluttori contro il mal di gola ma anche anti-nausea da auto o aereo, e medicinali per l'intestino.
Evitare che il kit subisca forti sbalzi di temperatura: è consigliabile non superare i 30°C (meglio mantenersi sui 25°C) per cui è bene non lasciare i farmaci in macchina sotto il sole. Sono dannose anche le temperature troppo basse, per cui ad esempio se si viaggia in aereo è sempre meglio tenere la valigetta dei farmaci nel bagaglio a mano: nelle stive degli aerei la temperatura scende anche di molti gradi sotto lo zero. Prestare, inoltre, attenzione all'umidità: può alterare compresse, capsule e cerotti medicati. Non sostituire mai la confezione originale: la confezione aiuta a rendere sempre riconoscibile un farmaco. riporta la data di scadenza e conservandola siamo certi di non perdere il foglietto illustrativo, fonte di informazioni. Bisogna anche evitare d'inserire farmaci diversi in una sola confezione o mescolarli in uno stesso contenitore per risparmiare spazio in valigia.
L'INSULINA
«Sull'esposizione al sole bisogna fare particolare attenzione all'insulina e ad alcuni farmaci come i sedativi - spiega Carolina Carosio, presidente dei giovani farmacisti di Fenagifar quelli per la tiroide o i contraccettivi orali: hanno alcune molecole fotosensibilizzanti che possono dare problemi. Ciò vale anche per il ketoprofene e gli antibiotici, che inoltre non andrebbero presi se poi si va al mare a prendere il sole».
Anche quest'estate i sintomi del naso chiuso, del mal di gola, della tosse o della febbre potrebbero far pensare al Covid-19. In attesa di un test o di una visita medica c'è un solo farmaco di automedicazione che si può usare.
IL TAMPONE
«È il paracetamolo da 1000 mg, da prendere due o tre volte al giorno - consiglia Ovidio Brignoli, vice presidente della Simg, la Società italiana di medicina generale e delle cure primarie - Mentre si aspettano tampone e valutazione clinica non vanno invece usati cortisonici e antibiotici».
Anche con il caldo, però, le sindromi da raffreddamento possono essere dietro l'angolo e i sintomi possono confondersi con quelli dell'infezione da Sars-Cov-2 . «È difficile che ci sia una irritazione delle vie respiratorie se non si è esposti direttamente al bocchettone dell'aria condizionata prosegue Brignoli Ma è ovvio che se si è stati mezz'ora al sole e si entra in un aereo già freddo il brusco cambio di temperatura può dare qualche problema».
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