Perseguita e minaccia l'ex convivente.
Alla fine della convivenza, il ragazzo ha proseguito la sua condotta aggressiva e violenta con atti vessatori attraverso comunicazioni telefoniche, messaggi whatsapp, nei quali la minacciava per costringerla a tornare insieme. Successivamente il ventenne ha continuato l'azione persecutoria e, lo scorso novembre, dopo aver intercettato la ragazza nei pressi dell'abitazione della madre, l'ha prima insultata e poi, dopo averla afferrata per il collo le ha fatto battere la testa contro il muro colpendola ripetutamente con schiaffi. La ragazza ha così continuato a vivere in un perenne stato d'ansia e paura, tanto da costringerla a modificare le sue abitudini di vita facendosi accompagnare sempre da un familiare in tutti i suoi spostamenti.
Dopo le indagini, l'autorità giudiziaria ha emesso nei confronti del 20enne la misura cautelare degli arresti domiciliari; è stata inoltre disposta per lui l'applicazione del dispositivo elettronico di controllo, il braccialetto elettronico, per assicurarne un costante monitoraggio in caso di spostamenti non autorizzati