Lo hanno trovato ancora ubriaco e mezzo addormentato nel ristorante dove era entrato durante la notte per rubare. Durante il furto, però, si è distratto dando fondo alle bottiglie di alcolici. È così che è terminata, almeno per il momento, la carriera di ladro per il cittadino tunisino di 38 anni arrestato dai carabinieri della stazione di Ostia per furto aggravato in concorso.
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SUL PAVIMENTO
Deve aver pensato che in fondo aveva ancora tempo e ne avrebbe anche potuti assaggiare un paio, ma si è fatto evidentemente prendere la mano e ha aperto numerose confezioni. Invece di preparale per la seconda refurtiva, si è attaccato alle bottiglie bevendo litri di alcolici, ubriacandosi e addormentandosi sul pavimento del magazzino. Il complice ha cercato più volte di svegliarlo, ma tutti i tentativi sono andati a vuoto: era in catalessi. Inutile rimanere nel locale e aspettare il suo risveglio con il rischio di essere scoperto. Così il complice ha scassinato una finestra ed è fuggito facendo perdere le sue tracce. Ieri mattina il titolare del ristorante ha aperto il locale, trovando la brutta sorpresa: sedie e tavoli sottosopra, la cucina a soqquadro e il nordafricano che dormiva beato nel magazzino. Ha chiesto l’intervento dei carabinieri. Quando i militari sono arrivati il ladro si stava riprendendo dalla sbornia e avrebbe voluto allontanarsi, sebbene ancora incerto sulle gambe.
I militari lo hanno bloccato e fatto sedere mentre acquisivano i filmati delle telecamere di video sorveglianza interne. Le immagini hanno consentito di ricostruire l’intera vicenda, compresa la fuga del complice e la nottata brava del ladro. Per il tunisino, con alle spalle già qualche guaio con la giustizia, sono scattate le manette per furto aggravato in concorso. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e dopo il processo per direttissima lo ha condannato a un anno e quattro mesi di reclusione. Le indagini proseguono per cercare di identificare il complice. Le registrazioni delle telecamere di video sorveglianza sono ancora al vaglio degli investigatori che stanno analizzando minuziosamente frame dopo frame per incastrare anche l’altro ladro e capire poi dove possa essere stata nascosta la refurtiva, ammesso che non sia stata già venduta illegalmente.