I macchinisti della Roma Lido scioperano quattro ore e Atac sospende il servizio. Dalle 8.30 alle 12.30 chiuse tutte le stazioni e pendolari infuriati. Mattinata nera ieri per le centinaia di passeggeri che dovevano raggiungere Magliana. Non tutti erano a conoscenza della protesta della Faisa Cisal, unica sigla sindacale ad aver indetto l’astensione contro l’assenza di manutenzione e la carenza di treni. Chi, invece, sapeva dell’agitazione non si aspettava l’interruzione del servizio, ma «qualche disagio in più rispetto a quelli quotidiani», dicono i viaggiatori che alle 9 hanno trovato i cancelli di Lido Centro sbarrati con sopra un cartello con la scritta “Chiuso per sciopero”.
LA GIORNATA
«Ci aspettavamo qualche cancellazione, ritardi più lunghi del solito – aggiungono – come aveva annunciato anche Atac nei giorni scorsi attraverso i suoi canali social.
L’ultima corsa partita da Lido Centro è stata quella delle 8,30 posticipata di cinque minuti. Poi fino alle 12,30 i pendolari sono stati costretti a raggiungere Magliana in auto, in mezzo al caos del traffico quotidiano sulla Colombo e sulla via del Mare. Disagi anche a Roma per i pendolari diretti a Ostia che alla stazione Magliana hanno trovato lo stesso cartello di Lido Centro. Sono esasperati i cittadini che negli anni hanno assistito a un costante e inesorabile peggioramento del servizio. «Sono una pendolare dal 1995 – racconta Nadia De Nuntis, viaggiatrice fissa alle prese con lo sciopero – le persone che vanno a lavorare in queste condizioni rischiano di perdere il posto. Lavoro a Piramide e alle 8 devo essere in ufficio. Parto da casa alle 6,15. Non devo arrivare a Napoli o a Caserta. Devo andare a Piramide, a meno di 30 chilometri. È una vergogna dover impiegare 90 minuti del proprio tempo per coprire un tragitto che normalmente, fino a 20 anni fa, si faceva in mezz’ora».
SERVIZIO DISASTRATO
La Roma Lido è tra le ferrovie più disastrate d’Italia al punto di aver vinto il trofeo Caronte. L’Ansfisa (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie) prima a settembre e poi a fine ottobre aveva contestato a Atac la mancata manutenzione dei convogli, tagliandone il numero e riducendoli ad appena quattro. L’Atac era stata così costretta a correre ai ripari, chiudendo tre stazioni a Ostia (Colombo, Castel Fusano e Stella Polare) e due a Roma (San Paolo e Piramide), fermando così la linea a Magliana dove i viaggiatori si affollano. Una strategia per contenere i disagi, ma soprattutto i tempi di attesa sulle banchine stracolme di pendolari costretti ad aspettare anche fino a 45 minuti.
A poco o nulla sono servite le proteste del Comitato pendolari che da anni denuncia il pessimo stato del servizio e dei treni. Per giovedì prossimo alle 18 in piazza Capelvenere ad Acilia il Comitato pendolari della Roma Lido ha indetto un’assemblea pubblica per organizzare una serie di iniziative che riescano a far ottenere l’incremento dei treni e la riapertura delle stazioni, un trasporto accessibile, viaggi in sicurezza senza assembramenti, il completamente e la realizzazione delle stazioni previste lungo la tratta.