L'ultimo episodio pochi giorni fa a Roma dove una donna è stata caricata da un branco di cinghiali mentre portava a spasso il suo cagnolino in via Giuseppe Allievo, a Monte Mario. Ma sono tantissimi gli episodi non solo di aggressioni ma anche di danneggiamento di raccolti e incidenti stradali causati da questi animali selvatici. Per questo, stamattina le associazioni di allevatori e agricoltori sono scese in piazza davanti a Montecitorio all'insegna di slogan e cartelli di allarme come #bastacinghiali e «Difendiamo il nostro territorio». Al loro fianco si sono schierati sindacati, esponenti dell'ambientalismo e delle associazioni dei consumatori provenienti da tutta Italia.
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Tra gli altri spiccano quelli di Symbola, Terranostra, Federparchi, Federconsumatori, Codacons, Adusbef, Centro Consumatori Italia, Apab e Legambiente. Non mancano i vertici di Coldiretti, tra gli organizzatori della manifestazione. Obiettivo: sollecitare un intervento che metta un freno all'invasione dei cinghiali e più in generale degli animali selvatici che distruggono i raccolti agricoli, sterminano greggi e causano incidenti stradali nelle campagne e all'interno dei centri urbani. Al centro della protesta un'emergenza nazionale che sta provocando l'abbandono delle aree interne, problemi sociali, economici e ambientali con inevitabili riflessi sul paesaggio e sulle produzioni con le incursioni dei cinghiali che sono arrivati anche all'interno delle città minacciando la sicurezza delle persone.
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