Un minuto di silenzio per Vittorio, uno di loro, per quel compagno di squadra che avrebbe giocato sabato e domenica al torneo dell'Acquacetosa e invece oggi non c'è più perché lunedì pomeriggio, sulla Cassia, una macchina lo ha travolto e ucciso per colpa di una manovra azzardata. I suoi amici lo ricorderanno con il lutto al braccio. «Sei stato parte della nostra famiglia, siamo cresciuti insieme e rimarrai per sempre nei nostri cuori Gigante d´Oro», scrivono i compagni di squadra. E spunta quella foto che è un colpo al cuore, Vittorio da bambino, con gli scarpini e la divisa, «Tante parole potrei scrivere per salutarti. Scelgo invece questa foto.Il calcio ci ha uniti tutti, quella squadra ti ricorderà per sempre per quello che eri, un ragazzo semplice dai grandi valori. Grazie di tutto, grazie per quella coppa e grazie per aver lottato al nostro fianco. Non ti dimenticheremo mai».
Su Facebook messaggi di amore e disperazione. «Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta», scrivono sulla sua pagina. E ancora non ci credono, non ci riescono, che Vittorio Trombetti, 19 anni appena compiuti, il compagno di classe, il cugino, l'amico, il fratello, non ci sia più. E quel profilo riempito di foto, di nomi, di storie di vita e ricordi oggi sembra un cimitero virtuale. «Dio, commosso dalla tua vita così buona e giusta ti ha fatto sprofondare in un sonno piacevole ed eterno, al fine di preservarti dal l'invecchiamento e dal dolore», lo saluta così Luigi. Scorrono le immagini di Vittorio: «Vola più in alto che puoi e proteggici con il tuo sorriso. Mi mancherai tanto fratellino mio», scrive un amico. E poi compare la dedica d'amore della fidanzata, quell'amore così giovane : «Eternamente mio, Eternamente tua, Eternamente nostri».
Ultimo aggiornamento: 10:30
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