Un ciclo di incontri per favorire accoglienza e integrazione. Si intitola "Settembre insieme" l'iniziativa che si terrà a partire da sabato 5 settembre alla casa delle associazioni in via Svezia. Si tratta di quattro incontri pomeridiani, a partire dalle 15, tra comunità di stranieri e italiani, nati dalla collaborazione tra il Comitato del Veneto orientale per l'immigrazione, l'Aitsam, Associazione a tutela della salute mentale, e l'assessorato alle Politiche sociali. Un progetto per mettere in contatto persone provenienti da realtà ed esperienze diverse. Gli incontri, aperti alla cittadinanza comprenderanno anche musica, danze e degustazioni. Il primo appuntamento sarà con l'associazione marocchina "Orizon", seguita sabato 12 dall'associazione nigeriania, sabato 19 toccherà al gruppo romeno "Decebal Traian" seguito dall'ultimo incontro, sabato 26, con associazioni italiane.
«La lingua è il primo strumento per integrarsi - spiega Fatima Ezzahra Fahli, di origine marocchina e nel direttivo del Comitato - promuoviamo parecchi corsi di italiano frequentati dai 120 ai 140 stranieri all'anno». Si svolgono in due giorni alla settimana alternati in cinque sedi: in via Svezia, all'Auser in via Turati, nella sede della Cisl, negli oratori di Mussetta e Musile. La parrocchia di San Giuseppe ospita un corso mattutino dedicato alle donne, in totale una cinquantina, in maggioranza marocchine e bengalesi, da qualche tempo anche tre cinesi. «I corsi comprendono anche nozioni di cultura civica e orientamento a vari servizi - continua Fatima - Il problema è che le varie etnie tendono a chiudersi tra loro. Quando promuoviamo iniziative non c'è tanta partecipazione. "Settembre insieme" nasce anche per dimostrare che si possono fare cose positive per la città». «È positivo che associazioni che si occupano di fragilità diverse siano coinvolte insieme - commenta l'assessore alle Politiche sociali Maria Grazia Murer - Si afferma sempre più un'idea di comunità come qualcosa di condiviso, con i cittadini che trovano soluzioni ai problemi».(((debortolid)))
«La lingua è il primo strumento per integrarsi - spiega Fatima Ezzahra Fahli, di origine marocchina e nel direttivo del Comitato - promuoviamo parecchi corsi di italiano frequentati dai 120 ai 140 stranieri all'anno». Si svolgono in due giorni alla settimana alternati in cinque sedi: in via Svezia, all'Auser in via Turati, nella sede della Cisl, negli oratori di Mussetta e Musile. La parrocchia di San Giuseppe ospita un corso mattutino dedicato alle donne, in totale una cinquantina, in maggioranza marocchine e bengalesi, da qualche tempo anche tre cinesi. «I corsi comprendono anche nozioni di cultura civica e orientamento a vari servizi - continua Fatima - Il problema è che le varie etnie tendono a chiudersi tra loro. Quando promuoviamo iniziative non c'è tanta partecipazione. "Settembre insieme" nasce anche per dimostrare che si possono fare cose positive per la città». «È positivo che associazioni che si occupano di fragilità diverse siano coinvolte insieme - commenta l'assessore alle Politiche sociali Maria Grazia Murer - Si afferma sempre più un'idea di comunità come qualcosa di condiviso, con i cittadini che trovano soluzioni ai problemi».
