Uccise la moglie con sei coltellate La procura: «Duini vada a processo»

Sabato 24 Agosto 2019
IL PROCESSO
MESTRE L'udienza è in agenda per il 7 ottobre. L'accusa è quella di omicidio. L'imputato, che quel giorno comparirà in aula di fronte al giudice David Calabria, è Gianfranco Duini, 43 anni. Nella notte tra il 21 e il 22 febbraio scorso, Duini aveva accoltellato la moglie Claudia Bortolozzo (51 anni) nel letto della loro casa di piazza Mercato, a Marghera, uccisa con almeno sei coltellate. Nelle scorse settimane la procura ha chiesto il processo immediato per l'uomo, ancora in carcere, mentre il suo avvocato, il penalista Baldassare Mistretta, ha avanzato la proposta di rito abbreviato. Sul punto deciderà il giudice dell'udienza preliminare che dovrà anche tenere conto della perizia psichiatrica sul quarantatreenne. L'esperto della procura, il dottor Giovanni Ciraso, ha descritto Gianfranco Duini come un uomo che soffre di un «grave disturbo di personalità», sfociato, quando uccise la moglie, in un «episodio psicotico». Una situazione inquadrata dallo psichiatra come un «vizio parziale di mente». Duini, dal canto suo, non ha mai nascosto la colpevolezza per quanto riguarda la morte della donna, sposata dieci anni fa. Era stato lui a chiamare la polizia poco dopo averla uccisa e sempre lui aveva raccontato com'erano andate le cose. «Giovedì sera (il 21 febbraio, ndr) io e Claudia siamo andati a letto assieme, eravamo tranquilli e felici, stavamo bene tra di noi - aveva spiegato il quarantatreenne - A un certo punto di notte lei mi ha svegliato, mi ha detto: Accompagnami in bagno che devo bere. Io mi sono alzato e l'ho accompagnata in bagno. Poi siamo ritornati a letto, ancora una volta senza litigare». Lì, il cortocircuito. «Ero sudato, mi sono alzato, sono andato in bagno a lavarmi il viso e poi non so spiegare cosa sia successo dopo». (n.mun.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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