Truffa auto, patteggiano in tre

Domenica 22 Agosto 2021
Truffa auto, patteggiano in tre
TRIBUNALE
MESTRE Tre patteggiamenti e un processo con rito abbreviato. Si è conclusa così l'udienza preliminare che vedeva diverse persone indagate per una truffa legata alla vendita di automobili di marche tedesche ad un prezzo particolarmente vantaggioso. Vetture che non sono state mai consegnate a una ventina di persone che erano state truffate nel corso dalla Ferrari Motors, l'autosalone di via Forte Marghera a Mestre, la cui avventura si è conclusa con l'arresto di otto persone accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio nell'inchiesta del Pm Andrea Petroni Giorgia Ferrari, 25 anni, residente a Gallarate, titolare dell'autosalone; Valentino Sarov, 32 anni, lombardo di origini, residente a Fiesso D'Artico; Elia Levach, 28 anni, residente a Cavarzere e domiciliato a Fiesso; Mirko Mion, 28 anni, di Vigonza; Martina Pavan 32 anni, di Legnago (Verona) e Sonny Bottega, 31 anni, di Verona. La posizione di altri due indagati, Nicolae Busuncean, 26 anni, moldavo residente a San Giovanni in Lupatoto (Verona) e Luana Ongaro, 28 anni, di Villa Bartolomea (Verona) era stata trasmessa a Verona per competenza territoriale.
L'altro giorno sono comparsi in quattro di fronte al giudice per l'udienza preliminare Francesca Zancan: tre hanno concordato la pena con la Procura, rappresentata dalla Pm Daniela Moroni, un altra, Sonia Bottega, è stata ammessa al rito abbreviato di fronte al giudice Luca Marini. Elia Levak ha patteggiato 3 anni, Giorgia Ferrari 2 anni e 4 mesi, Martina Pavan 2 anni assistiti dall'avvocato Stefania Pattarello.
C'è stata anche polemica poiché la Procura avrebbe accettato di patteggiare senza chiedere un risarcimento per le parti civili, cioè i truffati.
Le truffe risalgono al periodo compreso tra febbraio e marzo dello scorso anno. Gli acquirenti avevano visto e provato le vetture ma, prima con la scusa dei tempi necessari per l'immatricolazione (si trattava di auto d'importazione), poi di ritardi dovuti al Covid, non sono mai state consegnate. Alcune auto, con carte di circolazione fasulle, sono state vendute più volte, a persone diverse. Si trattava di Audi, Mercedes e Bmw il cui prezzo era particolarmente conveniente. Successivamente l'autosalone è stato abbandonato e i venditori si sono resi irreperibili dopo essersi appropriati illecitamente di circa 266 mila euro, nonché delle autovetture.
M.F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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