Sciopero Actv, coda e città paralizzata

Sabato 18 Settembre 2021
Sciopero Actv, coda e città paralizzata
TRASPORTI
VENEZIA Lo sciopero dei trasporti di 24 ore dei lavoratori di Actv ha raggiunto ieri il dato del 92 per cento di adesione del traffico in navigazione e dell'89% per cento su gomma, paralizzando di fatto la città e provocando code sul ponte della Libertà.
Praticamente, ad eccezione dei precettati per i servizi minimi garantiti, tutti i lavoratori hanno incrociato le braccia. Evidenti i disagi: difficile raggiungere i principali snodi per i pendolari, sia in entrata che in uscita da Venezia, con piazzale Roma, Stazione e Tronchetto che, nelle fasce orarie non garantite, assumevano sempre più le sembianze di miraggi.
Problemi seri, come detto, anche dal ponte della Libertà, che una volta concluso il momento di garanzia delle corse pubbliche è andato via via riempiendosi, fino a bloccarsi. Il solito collo di bottiglia veneziano, che quando si verificano gli scioperi impone una seria riflessione sulla gestione della città, soprattutto per i residenti che devono fare i conti con la quotidianità.
TENSIONI
Il sindacato Usb aveva annunciato lo sciopero nazionale per lo stato attuale in cui verte il trasporto pubblico locale: «Siamo preoccupati per il futuro del trasporto pubblico locale, per la sicurezza dei posti di lavoro e le certezze economiche. Preoccupa ancor di più la situazione attuale, perché con le bollette in aumento, il rischio dei dipendenti è alto», spiega Alberto Cancian, Usb-LP.
Non a caso, il discorso scivola sulle tensioni che riguardano azienda e lavoratori da quasi un anno: «Siamo stati convocati il 27 settembre. Il timore è che l'azienda continui nella sua applicazione unilaterale anche per la parte economica, che era stata rinviata da aprile a ottobre. Chiediamo, alla luce dei nuovi arrivi, che vengano presi in considerazione gli introiti e gli sforzi dei lavoratori che hanno già dato tanto».
A questo si aggiunge quanto comunicato da Giampietro Antonini, di Cub, che si è soffermato sui motivi locali per aderire all'astensione: contrattazione di secondo livello, turni spezzati, soste fisiologiche in zone senza servizi igienici, situazione manutentiva del comparto navigazione, sicurezza dei lavoratori, sub affidamenti ai privati, questioni legate al bilancio, premi dei dirigenti e il futuro dell'azienda, se in-house o meno.
MURO CONTRO MURO
Il valore del 96% è in linea con gli ultimi scioperi indetti dai sindacati, fatto che testimonia come il muro contro muro ormai duri davvero da tanto. Dall'azienda hanno poi reso noto che, oltre ai servizi precettati, quindi la garanzia delle corse nelle fasce orarie protette e verso le isole, si è riusciti a erogare qualche collegamento tra Lido e ospedale, oltre che il sostegno all'entrata nelle scuole. Critico Valter Novembrini, Filt Cgil: «Si continua a scaricare sulla città l'incapacità gestionale e relazionale di azienda e amministrazione comunale».
Tomaso Borzomì
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci