Overdose, muore a 24 anni

Martedì 11 Giugno 2019
Overdose, muore a 24 anni
SAN DONÀ
Lo hanno trovato in auto, con la portiera aperta, la siringa ancora nel braccio e lui esanime. Un nuovo caso di (sospetta) overdose nel veneziano, questa volta a San Donà di Piave. La vittima è un ragazzo di 24 anni, di origine albanese, ma residente in provincia di Pordenone. La tragedia nel tardo pomeriggio di domenica, a poca distanza dalla stazione ferroviaria. Sono le 18.30 quando un passante nota quella Citroen C1 ferma in via Bruno Balliana, con la portiera del conducente aperta. Capisce che c'è qualcosa di grave e dà l'allarme chiamando i carabinieri. Sul posto viene inviata una pattuglia del nucleo radiomobile. I militari si trovano di fronte a quella che poi è apparsa come la tragedia che si era consumata: il giovane privo di vita, la siringa ancora al braccio. Viene chiamato il 118, ma per lui non c'è più nulla da fare e al medico non è rimasto che constatarne il decesso. La salma è stata ricomposta nella cella mortuaria dell'ospedale.
LA RICOSTRUZIONE
Secondo le prime informazioni raccolte, si tratta di un giovane incensurato che, a detta della famiglia sentita dagli inquirenti, faceva uso di stupefacenti da circa tre anni. Ora le indagini continueranno per capire perché il giovane avesse fatto Pordenone - San Donà di Piave per iniettarsi lo stupefacente. Da accertare, insomma, se la droga poi risultata fatale, sia stata acquistata da uno spacciatore di questo territorio. Se confermato, la cosa farebbe aumentare la preoccupazione nel Sandonatese, per la ripresa dello spaccio di una droga che, fino a poco tempo fa, sembrava scomparsa o comunque ridotta nei consumi. Sulla vicenda gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo. Lo scorso metà maggio il caso della morte per sospetta overdose da cocaina in un hotel di Jesolo. La vittima un ventenne di origine brasiliana ma residente a Caorle. «C'è stato questo fenomeno in provincia, soprattutto a Mestre riferisce il primario del Sert di San Donà di Piave, Diego Saccon della cosiddetta eroina gialla, che ha una elevata concentrazione di principio attivo e, in persone con bassa tolleranza, può portare a overdose. Quello che può succedere, dunque, è che siano mescolate ad altre cose. Dalle nostre parti non c'è un allarme, però Mestre non è lontana, tanto è vero che abbiamo iniziato a fare opera di informazione con i nostri utenti, per prestare attenzione». Il dottor Saccon rinnova l'invito, anzi l'appello, agli assuntori di farsi seguire da un servizio. E, oltre alla raccomandazione di non fare uso di stupefacenti, di trovarsi sempre assieme a un'altra persona.
Fabrizio Cibin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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