Smussare angoli, trovare punti d'incontro ed evitare quelli di scontro. Per riuscirci, la prima vera riunione condivisa del centrodestra veneziano è andata avanti fino alle due di notte. Anche se definirlo "centrodestra" è una semplificazione poco fedele. Nella sede della Lega Nord, in via Aleardi a Mestre, mercoledì sera si sono incontrati i rappresentanti di 13 realtà politiche, partiti e civiche, che per fare sintesi hanno preferito più volte definirsi "anti-Pd". Per i partiti, oltre al Carroccio, c'erano i segretari comunali o provinciali di Fi e Fdi-An. Gli altri erano i rappresentanti di civiche e movimenti della città: Malgara con la sua lista; Gian Angelo Bellati con i referenti di Coesione Popolare; Boraso con "Impegno per Venezia Isole e Mestre" e l'ex segretario del Psi di Marghera Alvise Ferialdi in rappresentanza della Civica2015 (quella di Enrico Zanetti) e di Venezia Domani di Francesca Zaccariotto. Presenti anche i separatisti, con Marco Sitran per il comitato Mestre Venezia due grandi città. Poi altre civiche: Insieme per cambiare Venezia, Indipendensa Veneta, "Noi Veneto indipendente" e SOS Mestre. E per la prima volta, dopo quasi due anni, spunta accanto al Carroccio anche la firma di Prima il Veneto, che promette di superare le divisioni in nome di un percorso condiviso per la conquista di Ca' Farsetti.
A mettere il primo sigillo alla coalizione è la nota ufficiale della Lega Nord, firmata dal segretario Alberto Semenzato. «Dopo la riunione si è giunti a delle convergenze di intenti e programmi. Si ribadisce la disponibilità e l'apertura a tutti gli altri soggetti politici e civici che vogliano condividere questo progetto di governo della città». A restare fuori, per ora, è solo l'Area Popolare, con Ncd e Udc in attesa degli esiti delle primarie del Pd per decidere il da farsi. «Ma noi non aspetteremo - ribadisce Pietro Bortoluzzi (Fdi-An, nella foto in alto) - Le porte restano aperte ma noi partiamo, perché se vogliamo essere una vera alternativa dobbiamo scegliere il nostro candidato sindaco prima delle primarie». Una decisione che non sembra tenere in considerazione l'ipotesi di un'entrata in gioco di Brugnaro. E cita Zaccariotto, ma anche Bellati, Boraso, Malgara, Sitran e Zanetti. Trovate le basi del programma, nell'incontro della prossime settimana si punterà quindi a cercare di fare sintesi su un nome. Quello del portavoce del comitato separatista di Venezia è una novità. «Io candidato sindaco? Qualcuno ha fatto il mio nome e io ho dato la mia disponibilità - commenta Sitran - Io però sono lì solo perché mi interessa la divisione del Comune e lo statuto speciale per Venezia. E su questo vinceremo le elezioni: il resto sono solo chiacchiere». E dal fronte indipendentisti emergono anche i primi rancori: «Zanetti in coalizione? Da neo-deputato esordì condividendo la separazione, poi ha fatto il dietrofront - attacca Sitran - Cerca solo un ruolo politico a Venezia e ora ammicca, sia a Zaccariotto che a Pellicani». Intanto Sitran si prepara a presentare la sua civica e ha invitato a Venezia Flavio Tosi.
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A mettere il primo sigillo alla coalizione è la nota ufficiale della Lega Nord, firmata dal segretario Alberto Semenzato. «Dopo la riunione si è giunti a delle convergenze di intenti e programmi. Si ribadisce la disponibilità e l'apertura a tutti gli altri soggetti politici e civici che vogliano condividere questo progetto di governo della città». A restare fuori, per ora, è solo l'Area Popolare, con Ncd e Udc in attesa degli esiti delle primarie del Pd per decidere il da farsi. «Ma noi non aspetteremo - ribadisce Pietro Bortoluzzi (Fdi-An, nella foto in alto) - Le porte restano aperte ma noi partiamo, perché se vogliamo essere una vera alternativa dobbiamo scegliere il nostro candidato sindaco prima delle primarie». Una decisione che non sembra tenere in considerazione l'ipotesi di un'entrata in gioco di Brugnaro. E cita Zaccariotto, ma anche Bellati, Boraso, Malgara, Sitran e Zanetti. Trovate le basi del programma, nell'incontro della prossime settimana si punterà quindi a cercare di fare sintesi su un nome. Quello del portavoce del comitato separatista di Venezia è una novità. «Io candidato sindaco? Qualcuno ha fatto il mio nome e io ho dato la mia disponibilità - commenta Sitran - Io però sono lì solo perché mi interessa la divisione del Comune e lo statuto speciale per Venezia. E su questo vinceremo le elezioni: il resto sono solo chiacchiere». E dal fronte indipendentisti emergono anche i primi rancori: «Zanetti in coalizione? Da neo-deputato esordì condividendo la separazione, poi ha fatto il dietrofront - attacca Sitran - Cerca solo un ruolo politico a Venezia e ora ammicca, sia a Zaccariotto che a Pellicani». Intanto Sitran si prepara a presentare la sua civica e ha invitato a Venezia Flavio Tosi.
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