Nando, l'alta cucina diventa itinerante

Lunedì 18 Gennaio 2021
L'INIZIATIVA
I Food Truck (i camioncini che servono cibo e bevande sulla strada) non sono certo una novità, anzi: da sempre popolarissimi punti di ristoro per gli sportivi (alzi la mano chi non ha mai sfidato la tenuta del proprio fegato addentando un panino con la cotoletta prima di entrare allo stadio) e parte del paesaggio all'esterno degli impianti nei giorni delle partite, ormai da qualche anno sono diventati una moda e si sono diffusi in tutta Italia, con il susseguirsi di veri e propri raduni e festival dedicati. Ma che un ristorante fra i più amati dagli appassionati della regione, il Friuli in questo caso, un'insegna che ha fatto la storia dell'enogastronomia del territorio decidesse di diventare (anche) itinerante è decisamente più insolito.
Ci hanno pensato, con lo scopo di reagire alle restrizioni conseguenti alla pandemia, quelli della Trattoria Da Nando di Mortegliano, a pochi chilometri da Udine, ovvero la famiglia Uanetto: dai primi giorni dello scorso novembre, infatti, il Nando Food Truck percorre strade, piazze, borghi dei piccoli paesi per portare la cucina regionale di livello in tutto il territorio, da Gorizia a Trieste, da Udine a Monfalcone.
SERVIZIO AI CLIENTI
«Diciamo che l'idea nasce innanzitutto dal piacere di andare noi dai nostri clienti quando loro non possono venire al ristorante - dice Ivan Uanetto, portavoce della famiglia e instancabile anfitrione del prestigioso locale friulano (fra l'altro famoso anche per la sterminata e straordinaria cantina di cui dispone, una collezione di vini che ha pochi eguali in tutta Italia) -. E poi nasce dalla voglia di lavorare, di essere attivi, come abbiamo sempre fatto nella nostra vita. Qui non c'è solo business ma una vera passione che ci spinge ad avere nuove visioni e intuizioni anche in momenti di emergenza e difficoltà come questo».
Un'iniziativa in qualche modo sollecitata anche dai clienti stessi se vogliamo... «Infatti, in molti ci chiamavano da tutto il Friuli per sapere se facevamo consegne a casa e questo ci ha spinto a voler fare un passo in più. Avevamo acquistato e attrezzato un mezzo attrezzato dove poter cucinare anche in movimento ancora prima dell'emergenza di un anno fa e da qui è nato il progetto di percorrere in lungo ed in largo la nostra regione fermandoci nelle zone dei comuni dove era possibile, ovviamente sempre con regolare permesso, per preparare e distribuire alcuni dei piatti e prodotti che da sempre cuciniamo in trattoria. Assieme a mio fratello Sandro, ai nostri figli Marco e Giulia e allo chef Loris Bearzi abbiamo costruito questi menù che vengono preparati nelle nostre cucine, rifiniti nel furgone attrezzato e consegnati a chi li ordina, oppure a chi decide di venire a trovarci direttamente nelle località di sosta».
BUONO E FACILE
E poi, a casa, basterà poco per rigenerarli: «Certo spiega lo chef Loris con grande semplicità e in pochi minuti il piatto sarà pronto da mettere in tavola». Nel menu la Tartare di tonno, mostarda di cipolla e kren, il Cinghiale e topinanbur, la Capesante lardellate, zucca e castagne, la Zuppa di pesce, il Baccalà alla vicentina, il Guancialetto di maiale brasato, la Sfera fondente lamponi e cioccolato, il Semifreddo al torroncino e molto altro. Semplice anche ordinarli, questi piatti: «Ogni settimana dice ancora Ivan - nei nostri social pubblichiamo il programma delle soste ed il menu con i prezzi dei piatti. Basta telefonare al numero indicato, il 3206494755, e ritirare le pietanze nel paese dove fa più comodo. Ma anche chi non avesse prenotato e decidesse all'ultimo momento può andare direttamente sul posto e scegliere al momento cosa acquistare».
OLTRE L'EMERGENZA
L'idea funziona, e anche parecchio, al punto che quasi certamente proseguirà oltre l'emergenza: «Penso proprio di sì conferma Ivan -, in quel caso ci indirizzeremo verso le località turistiche ma anche nelle città e ancora nei paesi della nostra regione come adesso... magari ci attrezzeremo anche con qualche tavolo all'aperto, proprio come i chioschi di una volta». Mentre oltrepassare i confini friulani e spingersi fino in Veneto è un'idea certamente suggestiva ma di non facile realizzazione: «Sarebbe bellissimo, abbiamo clienti affezionati anche in Veneto. Il problema non sarebbe tanto l'acquisto di un altro mezzo quanto i tempi, le percorrenze diventerebbero più lunghe, e questi piatti vanno consumati in giornata. In ogni caso è un'opzione che non scartiamo».
Claudio De Min
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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