Muore la moglie Kelly nuovo incubo per Travolta

Martedì 14 Luglio 2020
Muore la moglie Kelly nuovo incubo per Travolta
IL LUTTO
Una nuova tragedia si abbatte sulla vita travagliata di John Travolta. Dopo la morte del figlio sedicenne Jett, stroncato nel 2009 da un attacco epilettico, l'attore perde la moglie Kelly Preston, 57 anni, attrice e madre dei suoi tre ragazzi, vittima di un tumore al seno. Lo stesso male che già nel 1977, proprio mentre riceveva la candidatura all'Oscar per La febbre del sabato sera, lo aveva privato del primo grande amore, l'attrice Diana Hyland. E c'è chi parla di maledizione: l'esistenza di Travolta, 66 anni, da oltre 40 icona del cinema, è costellata di drammi e successi, cadute e risalite, denunce per molestie e sospetti legati alla sua appartenenza alla chiesa-setta di Scientology.
La morte di Kelly, conosciuta nel 1989 sul set del film Gli esperti americani e sposata due anni dopo con una doppia cerimonia benedetta da Scientology di cui anche lei era adepta, rappresenta solo l'ultima tragedia. Ed è stato l'attore ad annunciarla, celebrando la compagna di vita e interprete di successi come Twins e Jerry Maguire. «Con il cuore pesante - ha postato sui social - vi informo che la mia splendida moglie Kelly ha perso la battaglia che ha combattuto per due anni contro il cancro al seno. L'amore e la sua vita saranno sempre ricordati. Mi prenderò un po' di tempo per essere vicino ai miei figli, perdonatemi in anticipo se non ci sentiremo per un po'... ma sappiate che io sentirò la vostra esplosione d'amore». Da Hollywood le reazioni non sono mancate: Russel Crowe ha definito l'attrice «una gemma dagli occhi scintillanti» e la produttrice Maria Shriver «anima brillante e amorevole».
LO SCANDALO
Travolta e Preston avevano costruito una delle coppie più longeve di Hollywood, così solida da resistere perfino allo scandalo scaturito dalle accuse piovute sul divo: tra il 2012 e il 2017, un paio di massaggiatori e un marinaio avevano denunciato John per molestie e aggressioni sessuali avvenute in saune, hotel, spa. Nessuna condanna, ma la reputazione del divo ne è uscita compromessa. Anche la morte del giovanissimo Jett, durante una vacanza familiare alle Bahamas, dà la stura alle polemiche. Travolta, devastato dal dolore, rivela che il ragazzo, affetto dalla sindrome di Kawasaki (possibile causa di crisi epilettiche) è anche autistico. E la stampa si scatena: perché lo ha sempre tenuto nascosto? Il sospetto è agghiacciante: glielo avrebbe impedito Scientology che si rifiuta di riconoscere i disturbi neurologici. Per questo, pare che l'attore abbia meditato di lasciare la setta, di cui è membro fin dal 1975 contendendo a Tom Cruise il ruolo di testimonial più famoso. Ma ad impedirglielo sarebbe stata la devotissima Kelly, oltre che una certezza: la chiesa custodisce i segreti di tutti gli adepti e scredita sempre chi lascia. John smentisce e continua a militare nel controverso culto credendo nella reincarnazione.
Anche la parabola cinematografica di Travolta è all'insegna di alti e bassi. È il 1977 quando l'intraprendente giovanotto del New Jersey, un nonno da Godrano (Palermo), interpreta Tony Manero, il carismatico protagonista di La febbre del sabato sera, e viene proiettato nello star system. A soli 23 anni l'attore ha il mondo ai suoi piedi ma da allora alterna successi come Grease a flop come Attimo per attimo e Perfect. Nel 1985 il ballo con Lady Diana alla Casa Bianca rilancia la sua immagine e la commedia Senti chi parla è una risalita. Ma John non ne imbrocca una quando nel 1994 Quentin Tarantino rivitalizza finalmente la sua carriera affidandogli il ruolo esplosivo del bandito Vincent Vega in Pulp Fiction. Seguono ciambelle col buco come Face Off e scivoloni come i recenti Gotti-il primo padrino e Fanatic.
Gloria Satta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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