Morto il contrabbassista americano Gary Peacock

Mercoledì 9 Settembre 2020
Negli ultimi anni era apparso affaticato, ma il suono del suo contrabbasso continuava ad emozionare. Gary Peacock (nella foto) è morto a New York a 85 anni dopo una vita trascorsa in giro per il mondo per ricordare a tutti il valore profondo del linguaggio jazz. Cresciuto nella stagione del free, in particolare al fianco del vulcanico Albert Ayler, Peacock aveva poi fatto tesoro di quel percorso sviluppando una propria cifra stilistica che lo ha portato ai vertici della musica neroamericana. Solo così si può spiegare il fatto che il suo nome appare al fianco di due trii che hanno indicato la rotta: quello di Bill Evans e, soprattutto, quello di Keith Jarrett con Jack DeJohnette. E proprio al fianco del turbolento pianista di Allentown che il suo ampio virtuosismo raggiunge le vette con un movimento ammaliante che si intravede all'orizzonte delle feroci intuizioni di Jarrett. È da questa sintesi, che ha preso vita nel 1983, che la formula del trio jazz ritrova un lessico innovativo, intrigante e una dimensione così raffinata, spesso anche vicina alla musica classica, da non aver eguali. A Venezia e all'Arena, Peacock si era fatto ammirare in più occasioni sempre con un sorriso che faceva sembrare una passeggiata un'esperienza in realtà complessa. Con la sua scomparsa, e con Jarrett con problemi di salute, cala il sipario su quella straordinaria stagione tra standards preziosi e una nuova visione del trio.
Gianpaolo Bonzio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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