MARTELLAGO
Niente da fare, deserta anche la terza asta: Ca' Della Nave non si riesce proprio a venderla, alle attuali cifre per gli investitori non è ancora un affare.
Non è giunta nessuna offerta anche nella terza gara bandita dai liquidatori giudiziali Roberto Reboni e Umberto Lago, tramite una nota casa d'aste, per aggiudicare il celebre complesso monumentale di Martellago con il campo da golf. La vendita è inserita nella procedura di concordato fallimentare cui sono state ammesse dal Tribunale di Venezia le società che facevano capo al gruppo De Vecchi tra cui Arengo, già proprietaria del bene: il debito da recuperare dalle vendite del patrimonio immobiliare è di 132 milioni di euro complessivi. L'edificio, che fu dei Grimani-Morosini, barchesse, parco storico e tutta la parte sportivo-commerciale formata dal celebre 18 buche, bar, ristorante, piscine e campi da tennis, erano già stati battuti invano a dicembre 2016 per 19 milioni e a novembre 2017, con un ribasso del 20%, per 15. Questa volta, nell'asta aperta dal 18 maggio, si partiva da 13 milioni e si sperava di chiudere a fronte di due manifestazioni d'interesse arrivate ai liquidatori; ma alla scadenza dei termini, il 2 luglio, di offerte neanche l'ombra.
E non è andata meglio per l'altra porzione del complesso tornata all'asta, in lotto separato, quella residenzial-commerciale delle ex Cantine, già oggetto di una gara andata a vuoto a fine 2016 per 5,5 milioni. Si partiva da 5 milioni, ma anche in questo caso alla scadenza del 4 luglio non sono pervenute offerte. Si dovrà tornare all'asta, con un prezzo base ulteriormente ribassato.
Nicola De Rossi
© RIPRODUZIONE RISERVATA Niente da fare, deserta anche la terza asta: Ca' Della Nave non si riesce proprio a venderla, alle attuali cifre per gli investitori non è ancora un affare.
Non è giunta nessuna offerta anche nella terza gara bandita dai liquidatori giudiziali Roberto Reboni e Umberto Lago, tramite una nota casa d'aste, per aggiudicare il celebre complesso monumentale di Martellago con il campo da golf. La vendita è inserita nella procedura di concordato fallimentare cui sono state ammesse dal Tribunale di Venezia le società che facevano capo al gruppo De Vecchi tra cui Arengo, già proprietaria del bene: il debito da recuperare dalle vendite del patrimonio immobiliare è di 132 milioni di euro complessivi. L'edificio, che fu dei Grimani-Morosini, barchesse, parco storico e tutta la parte sportivo-commerciale formata dal celebre 18 buche, bar, ristorante, piscine e campi da tennis, erano già stati battuti invano a dicembre 2016 per 19 milioni e a novembre 2017, con un ribasso del 20%, per 15. Questa volta, nell'asta aperta dal 18 maggio, si partiva da 13 milioni e si sperava di chiudere a fronte di due manifestazioni d'interesse arrivate ai liquidatori; ma alla scadenza dei termini, il 2 luglio, di offerte neanche l'ombra.
E non è andata meglio per l'altra porzione del complesso tornata all'asta, in lotto separato, quella residenzial-commerciale delle ex Cantine, già oggetto di una gara andata a vuoto a fine 2016 per 5,5 milioni. Si partiva da 5 milioni, ma anche in questo caso alla scadenza del 4 luglio non sono pervenute offerte. Si dovrà tornare all'asta, con un prezzo base ulteriormente ribassato.
Nicola De Rossi
