La torre cambia pelle «Il cielo su Marghera»

Lunedì 20 Giugno 2016
La torre cambia pelle «Il cielo su Marghera»
Costruita negli anni '40 ad opera della Montecatini, serviva come camino per i vapori dell'acqua di raffreddamento degli impianti di produzione industriale. Ora quella torre di cemento da cui si vede in tutta la sua estensione l'area di Porto Marghera, fino alla laguna di Venezia, ha cambiato pelle. Una riqualificazione che viaggia di pari passo con la zona portuale e diventa uno dei gioiellini del Consorzio Multimodale Darsena (Cmd), infrastruttura retroportuale che offre servizi di imballaggi, custodie, giacenze, riempimento container, un'infrastruttura stata realizzata grazie alla riconversione industriale di 33 ettari di aree dismesse tra cui 280mila metri quadrati tra magazzini e piazzali ex Agrimont ed ex Audiset.
La torre, alta 50 metri, si trova in Area ex Agrimont ed è ben visibile in tutta la zona Portuale e si trova al centro dell'operazione di riconversione industriale dove oggi operano oltre 70 imprese per un totale di 1.215 lavoratori diretti. Christian Sottana è il presidente del Consorzio Multimodale Darsena: «La torre è quasi pronta per una nuova vita commerciale - spiega -. Attorno alla struttura portante dell'ascensore, all'interno sono stati realizzati quattro piani tra cui una sala conferenze di ultima generazione per insonorizzazione ed acustica, con relative cabine interpretariato e regia da circa 600 metri quadrati. Può ospitare fino a 350 persone ed è divisibile in due più piccole da circa 130 posti l'una. All'ultimo piano c'è, invece, una terrazza panoramica con vista sul Porto ed anche sul "paron de casa", il campanile di San Marco che si vede all'orizzonte». Uno skyline che lascia senza fiato se si pensa a quella che era la funzione di questa struttura fino a 20 anni fa.
«Attualmente - riprende Sottana - mancano ancora alcuni investimenti al piano terra, destinato ad uffici, sala stampa, sala banchetti ed esposizioni, ma sono già aperte le prenotazioni per eventi in una location unica in mezzo alle imprese». La torre del Consorzio Multimodale, dunque, come opera di recupero nel cuore di Porto Marghera ma destinata ad un utilizzo per la città. Un segno tangibile della volontà di ripartire, proprio da Porto Marghera.
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