Il Premio Mestre di pittura ad un artista iraniano

Domenica 29 Settembre 2019
Il Premio Mestre di pittura ad un artista iraniano
IL CONCORSO
MESTRE Il Premio Mestre di Pittura va all'iraniano Arvin Golrokh, nato a Teheran nel 1992 con alle spalle già importanti riconoscimenti anche in Italia, che purtroppo l'altra sera, durante la cerimonia al teatro Toniolo, non era presente in sala. Ma, come ha sottolineato il sindaco Luigi Brugnaro, l'importanza di iniziative come quella del Circolo Veneto (con la mostra che resterà aperta fino al 13 ottobre tutti i giorni dalle 16 alle 20, tranne il lunedì, ad ingresso libero al Candiani) è di dare spazio e riconoscimento ai giovani,
Tra le cinquanta opere che erano già state selezionate dalla giuria presieduta da Philippe Daverio, storico dell'arte, tra le 384 candidature pervenute anche dall'estero, si è affermato l'artista ventisettenne iraniano, premiato a distanza da Cesare Campa, presidente del Circolo Veneto che ha organizzato il concorso con il sostegno della Fondazione Musei Civici di Venezia, dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, della Fondazione Bevilacqua La Masa e del Museo M9 con il patrocinio di Regione, Città Metropolitana e Comune. Il premio speciale Città di Mestre è andato invece a Roberto Cannata, mentre il premio della giuria popolare è stato assegnato a Beatrice Calzavara nel corso di una serata caratterizzata da musica, balletti e coreografie.
«Voglio ringraziare Cesare Campa per il suo attivismo - ha dichiarato il sindaco Luigi Brugnaro dal palco del Toniolo -. È bello e importante dare spazio ai giovani. Assieme ai Musei Civici ci siamo volentieri messi a disposizione della manifestazione, perché siamo a disposizione di tutti coloro che vogliono darsi da fare per il bene della nostra città. Organizzeremo una cena pubblica per ringraziare le persone che, a vario titolo, aiutano Venezia in più modi. Voglio ringraziare infine - ha concluso Brugnaro - Philippe Daverio per aver accettato di presiedere la giuria del premio. È un grande onore averlo qui».
Il bando 2019, aperto a tutti, prevedeva l'esecuzione di opere di pittura a tema libero in piena libertà stilistica e tecnica. Oltre a Daverio, la giuria tecnica è stata composta da Gabriella Belli, direttrice della Fondazione Musei Civici, Giuseppe La Bruna, direttore dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, Michele Bonuomo, direttore del mensile Arte, Roberto Zamberlan della Fondazione Bevilacqua La Masa e Marco Dolfin, curatore della mostra e segretario di giuria. Le opere vincitrici avranno anche l'onore di essere esposte il prossimo anno a Ca' Pesaro, nella Galleria Internazionale d'Arte Moderna.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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