IL LIBRO
L'ultima misteriosa notte di Mozart in un libro sui maledetti del rock?

Sabato 15 Febbraio 2020
IL LIBRO
L'ultima misteriosa notte di Mozart in un libro sui maledetti del rock? Possibile, anzi persino logico. Perché Massimo Cotto, voce di Virgin Radio e penna da romanziere, non ama i confini e include nella sua galleria di personaggi parabole di vita diversissime, dal giocatore di baseball al calciatore fuori dagli schemi, dal pilota di Formula Uno ai miti del cinema. Basta che abbiano, è questo il minimo comune denominatore, «l'incedere bello e drammatico del rock».
Così Decamerock (Marsilio, 416 pagine, 17 euro), organizzato come il capolavoro di Boccaccio in dieci notti a loro volta suddivise in dieci mini-racconti, spazia da un mito all'altro. E lo fa con rapida leggerezza, seminando indizi più che prove e accendendo la curiosità del lettore che abbia voglia di approfondire. Bastano quattro pagine per descrivere la vita magica e straziata di Billie Holiday a partire dalla sua autobiografia (La mamma e il babbo erano ancora due ragazzi quando si sposarono. Lui aveva diciott'anni, lei sedici, io tre), solo tre per Humphrey Bogart e le sue muse, cinque per gli ultimi giorni di Ayrton Senna.
Cotto ha la capacità di tratteggiare non solo personaggi ma anche situazioni e luoghi. Un racconto è riservato ai buffet flats, le feste negli appartamenti privati a base di droga e sesso che l'apartheid americano di inizio Novecento concedeva ai benestanti di colore, e di cui Bessie Smith, l'imperatrice del blues, era cliente assidua. Chi ama la musica e cerca il suo eroe di gioventù non abbia timori. Ci sono più o meno tutti. Da Paul Mc Cartney a Jim Morrison, da David Bowie a Bruce Springsteen, da Keith Richards a Bob Dylan, da John Bonham dei Led Zeppelin a Jeff Buckley, con ampie incursioni nel jazz e negli altri generi. Non ci sono limiti di spazio e di tempo, e leggere la storia della leggenda country Hank Williams a cui Cotto dedica il primo ritratto morto di alcolismo come un eroe protorock a inizio 1953, fa venire una voglia matta di riascoltare il suo antico talento. Ed è proprio questa una delle chiavi di lettura del libro: riscoprire chi, a dispetto di una vita spericolata e di una fine spesso tragica, in fondo non è mai morto. Come Nico, la cantante dei Velvet Underground che occupa un posto speciale nella classifica personale dello scrittore, tanto che le viene dedicato l'ultimo e più ampio ritratto.
Di questo e di altro si parlerà stasera dalle 21 a Mestre, all'hotel Bologna di via Piave. Sarà lo stesso Cotto a presentare, assieme ad Annalisa Trabacchin, il suo libro, riassunto dal sottotitolo Ribellioni, amori, eccessi dal lato oscuro della musica.
Francesco Antonini
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