«Noi stiamo con Tommasi». I tre consiglieri comunali di Sinistra Italiana (Heidi Crocco, che è anche assessore al sociale, Lorenzo Baracco e Lisa Armarolli) smentiscono il loro partito e ribadiscono il sostegno alla giunta. Lo strappo è stato certificato da un comunicato reso pubblico ieri, in cui i tre amministratori prendono le distanze dalla dichiarazione con cui, all'inizio di novembre, l'assemblea degli iscritti aveva lanciato una sorta di ultimatum al Comune: così non va, serve un cambio di passo, aspetteremo fino a fine anno e poi trarremo le conseguenze. A quell'assemblea due degli amministratori di Si erano assenti, un altro, Baracco, aveva votato contro la risoluzione. Non si trattava ancora, quindi, del ritiro del sostegno alla giunta, ma quasi. Tanto che le forze politiche di opposizione si erano gettate nel varco e avevano sfidato Si a «passare dalle parole ai fatti» togliendo la fiducia al sindaco. Ma questo lo possono fare solo i consiglieri che, invece, hanno scelto un'altra strada: «Avevamo chiesto la convocazione di un direttivo per spiegare le nostre ragioni dice Baracco per vari motivi la riunione è slittata e si è tenuta solo martedì scorso. Ora, quindi, possiamo dire la nostra pubblicamente». E quello che i tre amministratori sostengono è un principio di metodo. «Pensiamo che se c'è la possibilità di potenziare l'azione amministrativa dice Baracco sia più efficace farlo dall'interno». Il consigliere, pur ammettendo che serpeggia un certo scontento, non esprime giudizi sulla attuale qualità del governo del Comune. Quello che non condivide, però, «è l'ultimatum». (d.deg)
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