«Guardare negli occhi Najin e Fatu, le ultime due femmine di rinoceronte bianco

Giovedì 16 Gennaio 2020
«Guardare negli occhi Najin e Fatu, le ultime due femmine di rinoceronte bianco settentrionale, è un'emozione. La speranza è che possano farlo anche le generazioni future. Dispiace dover ricorrere a questi metodi in emergenza per salvare dall'estinzione una specie così affascinante, è nostra responsabilità proteggere il pianeta con azioni concrete e quotidiane».
Sono le parole della professoressa Barbara de Mori, direttore del Laboratorio di etica per la medicina veterinaria, la conservazione e il benessere degli animali, responsabile del progetto per l'università di Padova che ha dato il via al progetto che ha portato a questi straordinari risultati. Un'operazione delicata, ma che si spera potrà dare grandi risultati.
Quanto ha contribuito la collaborazione tra diversi attori nel successo del progetto?
«Come i precedenti, anche questo nuovo embrione è stato creato nel rispetto di una rigorosa valutazione etica di tutte le procedure coinvolte, tutelando il benessere di Najin e Fatu in tutti i suoi aspetti. Tutti gli attori coinvolti, come la volta precedente, hanno partecipato alla valutazione etica, confermando l'importanza di portare avanti questo progetto per dare alle due femmine di rinoceronte bianco del Nord la possibilità di far crescere la loro prole e, si spera, di salvare la loro specie. È una svolta».
Cosa le è rimasto nel cuore?
«Grazie ai progressi della scienza, possiamo fare qualcosa. Per la prima volta si è tentata una procedura simile. In Kenya ci siamo trovati faccia a faccia con colleghi, veterinari e ricercatori tutto il mondo. È bello vedere un'unione tale per uno scopo così importante. La valutazione etica è stata condotta passo dopo passo».
Il procedimento è replicabile anche per altri animali in pericolo?
«Sì, per altri mammiferi. Sarebbe bene però non arrivare a questo punto e fermarsi prima. Ci dobbiamo ricordare che è fondamentale porre attenzione all'ambiente e alle nostre azioni. Abbiamo una grande responsabilità per le generazioni future».
L'impianto degli embrioni avverrà entro la fine dell'anno. Ora cosa farete?
«È un tentativo mai realizzato prima d'ora. I preparativi sono in corso, l'intenzione è di selezionare un gruppo di rinoceronti bianchi del Sud presso la riserva di Ol Pejeta, da cui individuare una femmina che potrebbe fungere da madre surrogata per l'embrione di rinoceronte bianco del Nord. E' un procedimento delicato non si può rischiare di fallire».
El.Fa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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