Kristi Noem, la possibile vice di Trump: «Ho ucciso il mio cagnolino di 14 mesi perché indisciplinato»

La governatrice del South Dakota ha 52 anni. Polemiche (social e non) negli Stati Uniti

Sabato 27 Aprile 2024
Kristi Noem, la possibile vice di Trump: «Ho ucciso il mio cagnolino di 14 mesi perché indisciplinato»

Kristi Noem, la governatrice del South Dakota e potenziale candidata alla vicepresidenza al fianco di Donald Trump nelle prossime elezioni, è al centro di polemiche e critiche provenienti da diverse fazioni politiche, compresa quella di destra. La controversia è scoppiata dopo la rivelazione che nel suo prossimo libro, intitolato "No Going Back: The Truth on What’s Wrong with Politics and How We Move America Forward", Noem racconta di aver personalmente soppresso il suo cane di 14 mesi per motivi di disciplina.

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Kristi Noem. la governatrice no-Covid

La 52enne governatrice, nota per il suo forte sostegno a Trump e per essersi opposta alle misure di contenimento del Covid come l'uso delle mascherine, ha scritto nel libro che ha ucciso il cane perché lo considerava indisciplinato e pericoloso, e che non aveva valore come cane da caccia.

Ha aggiunto di aver preso la decisione nel momento in cui ha capito che non c'era altra soluzione.

Il cane in questione, Cricket, un bracco tedesco di poco più di un anno, era stato abbattuto da Noem dopo aver rovinato una battuta di caccia al fagiano e dopo aver ucciso le galline del vicino. Questo gesto, sebbene presumibilmente inteso a dimostrare fermezza e determinazione, potrebbe invece suscitare reazioni negative in un'America dove l'amore per gli animali domestici è profondo e diffuso.

 

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La risposta di Biden a Kristi Noem

Non a caso, la campagna di Joe Biden ha risposto alla vicenda con la condivisione di foto del presidente con il suo pastore tedesco Commander, protagonista di alcuni incidenti con agenti del Secret Service che hanno portato al suo trasferimento dalla Casa Bianca, ma che comunque non è stato abbattuto. Anche Kamala Harris è stata ritratta mentre coccola un cane, sottolineando così il contrasto con l'approccio di Noem alla questione. 

Il sostegno a Trump. All'inizio di aprile, Kristi Noem ha detto a Dana Bash di CNN che avrebbe sostenuto Trump anche se fosse stato condannato nel processo sul silenzio denaro di New York. In mezzo alle speculazioni sulla sua potenziale candidatura a vicepresidente di Trump, Noem non ha voluto dire se avrebbe certificato le elezioni del 2020 se fosse stata nella stessa posizione dell'ex vicepresidente Mike Pence.

Ha ottenuto il primo posto in un sondaggio di febbraio alla Conservative Political Action Conference, nel quale agli intervenuti era stato chiesto chi avrebbero voluto vedere Trump scegliere come suo candidato vicepresidente. Noem e l'ex candidato presidenziale Vivek Ramaswamy hanno ricevuto entrambi il 15% dei voti nel sondaggio informale.

Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 12:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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