Delibera bocciata sull'ampliamento, il Comune ricorre al Consiglio di Stato

Domenica 21 Febbraio 2021
Delibera bocciata sull'ampliamento, il Comune ricorre al Consiglio di Stato
JESOLO
L'Amministrazione comunale impugna la sentenza del Tar del Veneto che ha visto il Comune chiamato in causa in un contenzioso tra privati relativo a un recente intervento edilizio realizzato in città. Si tratta della sentenza legata al ricorso presentato dalla società Land srl che gestisce l'hotel Casa Bianca che ha messo in discussione la riqualificazione di una villetta confinante, ora trasformata in un edificio a sette piani.
LA DECISIONE
Ma con la loro decisione i giudici del Tribunale amministrativo regionale, hanno annullato il permesso a costruire della nuova palazzina e anche la delibera del consiglio comunale del 2015 che stabiliva la possibilità di ulteriori ampliamenti in altezza. Al Comune, infatti, è stata contestata l'interpretazione stabilita con una delibera di Consiglio comunale nell'ottobre 2015, utilizzata dagli uffici per determinare l'altezza massima di sviluppo di edifici, prendendo a riferimento costruzioni esistenti in un raggio di 200 metri. Tuttavia, poiché l'annullamento della deliberazione consiliare non era in realtà decisivo nel caso in esame, il giudice ha poi esteso la pronuncia esprimendosi direttamente sull'interpretazione della norma di Piano Casa sulla deroga alle altezze. Il Tribunale amministrativo regionale ha invece confermato la corretta impostazione seguita dal Comune sul fronte dell'autorizzazione paesaggistica e sul rispetto delle distanze. Intervenendo sul merito delle altezze, tra le possibili interpretazioni della normativa dettata dal Piano Casa, il Tar ha optato per la più restrittiva. Opposto però il parere dell'Amministrazione comunale, i cui uffici si sono basati anche su una circolare interpretativa della Regione sul Piano Casa e ora si prepara a ricorrere in appello in Consiglio di Stato.
I TIMORI
Anche perché in molti ora temono un effetto domino sugli altri interventi in fase di realizzazione nel litorale. Del resto la recente sentenza ha ribadito una posizione già espressa qualche mese fa dall'organo giurisdizionale in un analogo caso verificatosi a Treviso, a dimostrazione del fatto che la prassi utilizzata negli anni dagli uffici del Comune di Jesolo non è isolata o improvvisata. «Sulla questione spiega il sindaco Valerio Zoggia - siamo determinati e pronti al ricorso al Consiglio di Stato. Dal confronto con i legali sono emerse buone argomentazioni per contestare la decisione del Tar, anche in relazione ai possibili effetti, non solo su Jesolo ma sull'intero territorio del Veneto, della generalizzazione sull'interpretazione fornita dal Tribunale sulla norma del Piano Casa. Per di più, la delibera di Consiglio comunale che è stata annullata e che risale al 2015, oltre a non essere dirimente nella causa in questione, non faceva altro che confermare una prassi interpretativa adottata dagli uffici e consolidata da diversi anni, anche prima dell'insediamento di questa amministrazione nel 2012. Il ricorso al Consiglio di Stato è l'unica via per far valere le nostre ragioni e tutelare la città».
Da registrare che la questione è diventata anche motivo di scontro politico con i gruppi di opposizione consiliare ed extra-consiliare che hanno messo in discussione lo sviluppo urbanistico studiato dall'Amministrazione comunale.
Giuseppe Babbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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