BISSUOLA
MESTRE Che si dovesse ridare prestigio al Teatro del Parco lo aveva

Giovedì 13 Dicembre 2018
BISSUOLA
MESTRE Che si dovesse ridare prestigio al Teatro del Parco lo aveva già detto il sindaco Luigi Brugnaro durante un sopralluogo nell'aprile scorso. Che si arrivasse a coinvolgere la Biennale su un progetto di rilevanza nazionale (e forse anche oltre) era difficile solo immaginarselo. E, invece, oggi il consiglio di amministrazione della Biennale dovrebbe dare il via libera al progetto di trasformare quel teatro, chiuso da 11 anni e di cui non è ancora stato completato il restauro, nel più grande centro di musica elettronica del Nord Italia. Parola del primo cittadino che, del Cda dell'istituzione culturale guidata da Paolo Baratta, è anche vicepresidente.
L'ANNUNCIO
«Non anticipiamo nient'altro, perché ne parleremo domani (oggi per chi legge, ndr.) nel Cda della Biennale - ha detto ieri il sindaco a margine della firma del protocollo d'intesa sulla nuova Questura -, ma il Teatro del Parco della Bissuola diventerà il il più grande centro di musica elettronica del Settentrione». E se c'è il marchio della Biennale, è chiaro che la qualità del progetto sarà garantita, confermando una volta di più la presenza della società di cultura anche in terraferma, dopo gli spazi espositivi conquistati a Forte Marghera e l'altro progetto, annunciato a settembre, di portare la Biennale giovani all'ex De Amicis di via Pio X.
LA SFIDA
Ma l'idea di creare un centro di musica elettronica nel teatro rappresenta anche una sfida importante per il rilancio del parco Albanese. «L'obiettivo è di ridare vita, prestigio e centralità a teatro e centro civico di Bissuola, offrendo un contenitore culturale dinamico» aveva detto Luigi Brugnaro in aprile, entrando per la prima volta in quel teatro chiuso 11 anni fa perché non più a norma. I lavori, che dovevano durare sette mesi, tra un problema e l'altro andarono avanti dal 2007 all'estate del 2012, lasciando però tutto incompleto: il palco, le strutture tecniche di illuminazioni e le poltroncine in legno, quindi infiammabili e da sostituire. I soldi per terminare tutto li ha trovati la sua Giunta ormai un anno fa: 200mila euro necessari ad acquistare attrezzature e poltrone, più altri 400mila per il centro civico, anche questo non più in regola con l'antincendio, con un appalto che - stando ai programmi - dovrebbe partire entro fine dicembre. «Deve diventare un vero teatro, prevedendo una reception, servizi signorili ed anche un bar che potrebbe espandersi negli spazi del centro civico» aveva indicato il sindaco ai progettisti nella primavera scorsa. E, adesso, ci sarà pure la Biennale.
Davide Tamiello
Fulvio Fenzo
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