SAN MICHELE
Una serie di furti prima di mettere a segno l'assalto finale alla stazione di servizio Q8 di San Michele al Tagliamento. Un colpo studiato a tavolino che ha permesso ieri notte alla banda di ladri di impossessarsi del denaro delle colonnine del self service, abbattute da una grossa pala meccanica.
I malviventi sono entrati in azione verso mezzanotte al confine tra i territori di Portogruaro e di San Michele. Il primo furto è stato commesso alla stazione dell'Asvo di Centa Taglio. Qui i malviventi hanno forzato un cancello per impossessarsi di un furgone con il quale si sono spostati in via Eridania per prendere un grosso escavatore dall'azienda agricola Tagliamento.
Da qui è bastato allungare il viaggio per un paio di chilometri e raggiungere la stazione di servizio sulla strada regionale 74 per Bibione, non lontano dall'abitato di San Filippo. Mentre i complici continuavano a gironzolare attorno alla vicina rotatoria di via Marango, come vedette, il malvivente alla guida dell'escavatore ha steso le due colonnine del self service come fossero di carta.
La banda ha poi abbandonato l'escavatore allontanandosi a bordo del furgone, ritrovato nel parcheggio dell'Asvo. A bordo, i carabinieri della Radiomobile che con i colleghi dei vari reparti della Compagnia di Portogruaro stanno indagando, hanno trovato le cassette svuotate.
Le indagini dei carabinieri, che sono intervenuti con i colleghi della Polizia locale del Distretto Veneto est, puntano ora a trovare la via di fuga della banda. Fondamentale il sofisticato sistema di videosorveglianza del Comando diretto da William Cremasco, che dirige il Distretto di Polizia locale. Gli agenti hanno avviato le ricerche tra le varie registrazioni per scoprire il veicolo con cui i malviventi sono arrivati nel Veneto orientale.
I carabinieri non escludono che ad agire sia stata la stessa banda che da alcune settimane sta mettendo a ferro e fuoco gli impianti Q8 del Nordest. Solo venerdì, sempre con la stessa tecnica, era stato saccheggiato il distributore di carburante di Martignacco nel vicino Friuli. Giovedì notte era toccato a quello di Adrio, nel Polesine. Ieri notte alle 2 è toccato al Q8 di Codigoro. In questo caso la banda è fuggita con una Ford Focus grigia. Resta da chiarire a quanto ammonta il bottino che sarà quantificato non appena la Compagnia petrolifera terminerà i calcoli.
Marco Corazza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Una serie di furti prima di mettere a segno l'assalto finale alla stazione di servizio Q8 di San Michele al Tagliamento. Un colpo studiato a tavolino che ha permesso ieri notte alla banda di ladri di impossessarsi del denaro delle colonnine del self service, abbattute da una grossa pala meccanica.
I malviventi sono entrati in azione verso mezzanotte al confine tra i territori di Portogruaro e di San Michele. Il primo furto è stato commesso alla stazione dell'Asvo di Centa Taglio. Qui i malviventi hanno forzato un cancello per impossessarsi di un furgone con il quale si sono spostati in via Eridania per prendere un grosso escavatore dall'azienda agricola Tagliamento.
Da qui è bastato allungare il viaggio per un paio di chilometri e raggiungere la stazione di servizio sulla strada regionale 74 per Bibione, non lontano dall'abitato di San Filippo. Mentre i complici continuavano a gironzolare attorno alla vicina rotatoria di via Marango, come vedette, il malvivente alla guida dell'escavatore ha steso le due colonnine del self service come fossero di carta.
La banda ha poi abbandonato l'escavatore allontanandosi a bordo del furgone, ritrovato nel parcheggio dell'Asvo. A bordo, i carabinieri della Radiomobile che con i colleghi dei vari reparti della Compagnia di Portogruaro stanno indagando, hanno trovato le cassette svuotate.
Le indagini dei carabinieri, che sono intervenuti con i colleghi della Polizia locale del Distretto Veneto est, puntano ora a trovare la via di fuga della banda. Fondamentale il sofisticato sistema di videosorveglianza del Comando diretto da William Cremasco, che dirige il Distretto di Polizia locale. Gli agenti hanno avviato le ricerche tra le varie registrazioni per scoprire il veicolo con cui i malviventi sono arrivati nel Veneto orientale.
I carabinieri non escludono che ad agire sia stata la stessa banda che da alcune settimane sta mettendo a ferro e fuoco gli impianti Q8 del Nordest. Solo venerdì, sempre con la stessa tecnica, era stato saccheggiato il distributore di carburante di Martignacco nel vicino Friuli. Giovedì notte era toccato a quello di Adrio, nel Polesine. Ieri notte alle 2 è toccato al Q8 di Codigoro. In questo caso la banda è fuggita con una Ford Focus grigia. Resta da chiarire a quanto ammonta il bottino che sarà quantificato non appena la Compagnia petrolifera terminerà i calcoli.
Marco Corazza
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