Salta la fiera di Santa Caterina «Così ci riducono alla fame»

Martedì 6 Ottobre 2020
LA POLEMICA
UDINE Il covid ferma anche la Fiera di Santa Caterina. Un atto obbligato, per il sindaco di Udine Pietro Fontanini: «La salute deve venire prima di ogni altra cosa». Troppo rischioso secondo lui concentrare in piazza tante bancarelle e tanti clienti, soprattutto perché molti espositori, ha ricordato, sarebbero arrivati da altre regioni dove si sta assistendo ad un boom di contagi. Protestano gli ambulanti, che, per bocca del loro rappresentante Cristiano Zabeo (Fiva Confcommercio), chiedono un incontro urgente all'amministrazione. «Dello stop alla fiera di Santa Caterina ho saputo dai social. Purtroppo - dice Zabeo - questa decisione va a penalizzare un settore già duramente colpito e che in questo momento fa fatica a respirare. Alla fiera avrebbero dovuto partecipare 290 bancarelle». Un fulmine a ciel sereno, l'ordinanza del sindaco? «C'era la volontà di chiedere un incontro al Comune per cercare di capire il sentiment dell'amministrazione, ma non siamo riusciti a farlo. Aspettavamo il nuovo decreto. Questo provvedimento colpisce una categoria già in ginocchio, gli ambulanti che svolgono la loro attività solo nelle fiere. La preoccupazione dei fieristi è davvero quella di non riuscire a mettere un piatto di pasta in tavola. Hanno già annullato delle fiere in Veneto e in altre regioni. In Friuli è saltata la fiera dei santi a Tolmezzo e ora questa».
Da qui l'appello al Comune: «Non ci diamo per vinti - dice Zabeo -. Chiederemo un incontro a Fontanini per capire se c'è una possibilità diversa, piuttosto che precludere l'attività lavorativa per i fieristi, nel rispetto di tutte le norme. Non discutiamo l'ordinanza, che è chiara, ma ci sono famiglie che devono pur vivere in qualche modo. Chiederemo un vertice per capire come pensano di aiutare queste aziende. Dobbiamo cercare di capire se si possono mettere in atto delle misure per aiutare i fieristi a sopravvivere». Zabeo non protesta per averlo saputo dai media: «Le ordinanze che escono all'ultimo, senza interlocuzione con le parti sindacali ci possono anche stare visto il momento. Certo, ci piacerebbe essere convocati per dare la visione delle aziende».
Fontanini non si nega ad un incontro, ma allarga le braccia: «Incontrerò gli ambulanti per spiegare la situazione. Capisco che le famiglie dei fieristi siano in difficoltà, ma non potevamo fare una fiera con 290 bancarelle, con gente che arriva da tutta Italia, per far accedere fino a mille persone. Avremmo dovuto fare sbarramenti, controlli, ci sarebbe costato l'ira di Dio. Non sarebbe stato come a Friuli Doc, che la gente stava seduta e veniva servita al tavolo, con il rispetto dei distanziamenti. Sarebbe stata una situazione ingestibile».
Cdm
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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